Non sarà un Natale normale, dimentichiamo le feste e i cenoni a cui siamo abituati: a ribadirlo Luca Richeldi, presidente della Società italiana di pneumologia, primario al Policlinico Gemelli di Roma e componente del comitato tecnico scientifico (Cts), parlando al Corriere della Sera dell’emergenza Covid. Non ci sarò quindi un “liberi tutti”: “Al contrario. Dico però che questo senso di responsabilità verso noi stessi e verso gli altri, i sacrifici e le privazioni a cui ancora ci sottoporremo, faranno in modo che questo sarà anche l’ultimo Natale così. Le buone notizie, infatti, che arrivano dal fronte dei vaccini e da quello dei farmaci antivirus, sono incoraggianti. Perciò, anche senza cenoni e senza abbracci, porteremo in famiglia lo spirito giusto, fatto di altruismo e condivisione”.
I segnali che arrivano negli ultimi giorni sembrano essere incoraggianti: “I decessi sono ancora alti, i ricoveri sono ancora alti, ma l’indice Rt a livello nazionale ora è sceso a poco sopra l’1 e ci sono almeno 3 regioni in cui è già sotto”, spiega Richeldi. In merito all’ultimo bollettino diramato ieri lo scienziato ha aggiunto: “Per i ricoveri in terapia intensiva, credo che già dalla prossima invece potremo assistere a una riduzione. I numeri sono ancora alti, è vero, ma non dobbiamo lasciarci prendere dallo spavento. Gli strumenti che abbiamo messo in campo stanno funzionando”.
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