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Salerno: “Mia suocera morta in attesa del tampone”. La denuncia

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Ha atteso per una settimana che venisse sottoposto dall’Asl al tampone richiesto non appena gli sono comparsi i sintomi che potevano far pensare ad una positività. Nel frattempo anche la suocera, semi allettata, ha cominciato a stare male e nonostante le richieste di aiuto al 118 neppure lei è stata ospedalizzata.

Le condizioni dell’anziana donna si sono aggravate lentamente e ieri mattina è stata trovata a letto priva di vita. La denuncia, carica di rabbia e dolore arriva da un infermiere in servizio al Ruggi e residente nella zona orientale di Salerno. A riportare i fatti il quotidiano Le Cronache in edicola oggi 22 novembre

L’uomo – si legge su Le Cronache –  all’inizio di novembre aveva usufruito di alcuni giorni di ferie residue e che doveva smaltire entro la fine dell’anno.

«Dopo pochi giorni dall’inizio delle ferie ho cominciato a stare male. Avevo febbre alta che neppure con la tachipirina scendeva, ovviamente il mio pensiero è stato immediatamente quello di essere positivo al Covid.

Era il 12 novembre quando ho chiamato l’Asl ed ho richiesto di essere sottoposto a tampone in quanto presentavo determinato sintomi. Io vivevo con mia suocera che a causa della suo essere semi allettata aveva bisogno di assistenza continua che le forniamo io e mia moglie.

In quei giorni per me era difficile sostenere mia suocera, non ce la facevo, mi sentivo senza forze, con le ossa rotta, ed avevo grosse difficoltà respiratorie”. I giorni passano ma dei medici dell’Asl che dovevano sottopormi a tampone neppure l’ombra.

«Io mi sento sempre peggio. Chiamo anche i carabinieri per denunciare il ritardo ma mi è stato detto che non potevano farci nulla e che potevo recarmi all’Usca. Ho spiegato loro che ci sarei pure andato se le mie condizioni di salute me lo avessero consentito. A questo punto ho chiamato il medico di base ed un mio amico camice bianco in servizio al Da Procida i quali si sono immediatamente mobilitati per fornirmi aiuto, almeno farmacologico.

Nel frattempo le condizioni di mia suocera sono peggiorate. Ovviamente, ho supposto che si fosse positivizzata anche lei. Ho chiamato il 118. Il personale a bordo dell’ambulanza intervenuta presso il mio domicilio non ha voluto ospedalizzare la paziente.

Successivamente ho ricontattato il 118 per un nuovo intervento ma la situazione nel frattempo era peggiorata. Fino a questa mattina (n.d.r. ieri per chi legge) quando abbiamo trovato mia suocera senza vita. Poche ore più tardi sono venuti ad effettuarmi il tampone. Una situazione vergognosa e non tollerabile»

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