I risultati sono pubblicati sulla rivista Nature Communications da un team internazionale guidato dall’University College di Londra, ed evidenziano l’importanza di continuare il monitoraggio soprattutto in vista dell’imminente arrivo del vaccino.
In questa fase “dobbiamo restare vigili”, spiegano gli esperti, perché il vaccino potrebbe aumentare la pressione selettiva sul virus favorendo la comparsa di nuove forme mutanti. “Siamo convinti che riusciremo a individuarle prontamente in modo da adattare i vaccini per tempo, se necessario”, rassicura il coordinatore dello studio, Francois Balloux dell’University College di Londra.