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‘I bambini devono tornare a scuola’: la lettera di una mamma

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Gentile redazione di salernonotizie, sono una vostra lettrice e seguo quotidianamente le notizie che pubblicate. Spero tanto che vogliate pubblicare questo mio scritto.
La mia più che una lettera , nonostante inizi con “ caro sindaco “…vuole essere un appello , un voler far sentire la mia voce , probabilmente  controcorrente, riguardo alla chiusura delle scuole.

Ecco quanto ho scritto di getto. Sì, perché sono una persona che agisce di pancia, ma anche di testa come è giusto fare in situazioni come questa quando ad essere penalizzata è l’istruzione dei nostri figli. Già la testa, quella che molti dimenticano di usare e che spesso credono serva solo a separare le orecchie!

Caro sindaco,
a scriverLe è una mamma che da qualche ora ha appreso la notizia che domani 25 novembre le scuole resteranno chiuse. Non so dirLe se sono più delusa o amareggiata. Sicuramente sono delusa dal gioco delle autorità, che hanno trattato noi genitori ma anche i nostri figli come palline da ping pong, facendoci rimbalzare di qua e di la, rimandando di giorno in giorno la presunta apertura delle scuole. Non tenendo conto che molte mamme lavorano e che non è facile organizzarsi dalla sera alla mattina.

Tengo a precisare che non sono una mamma che vuole liberarsi dei suoi bambini e mandarli a scuola come se stessimo al “rischia tutto “ , assolutamente no, xké come tutte le mamme

AMO i miei figli più della mia stessa vita e per loro sarei disposta a tutto. Ma, proprio x il grande amore che provo per loro, ci tengo tantissimo che frequentino la scuola e che soprattutto non venga violato e negato il loro diritto allo studio.

Mi ha amareggiato leggere sulla chat delle “mamme “ che era necessario fare un sondaggio per decidere le sorti dei nostri figli( mandarli o meno a scuola) ma perché ? Da quando a noi mamme è stato conferito un tale potere e da chi? Mi sono detta : “ questa decisione spetta al sindaco e/o al governatore, ma cosa c’entriamo noi mamme?” Bah.

E poi cosa succede ….le mamme votano x il “NO apertura “e lo fanno con convinzione, perché credono che stanno agendo per il meglio dei loro piccoli, così possono tenere loro lontano dal virus che sta mietendo vittime quotidianamente,ma attenzione sono le stesse mamme che non esitavano ( in tempi Covid free) a lasciare i loro cuccioli in una ludoteca o con una babysitter, lobotomizzati per ore davanti a una consolle o una tv perché magari dovevano andare a farsi mettere i capelli in piega, un lifting o semplicemente a comprare l’abito più trandy del momento da indossare alla cena di tizio piuttosto che di caio. Nn mi fraintenda, sono a favore delle donne, predico tutti i giorni ai miei bambini il rispetto per esse, sono io stessa una donna che ama prendersi cura di sè, ma che non ama le contraddizioni e soprattutto due pesi e due misure.

Non appena il governatore De Luca ad ottobre chiuse le scuole queste stesse mamme andarono in tilt, perché dovevano andare a lavoro e non sapevano come fare, dove “ parcheggiare “ i propri figli.

Da giorni invece le stesse mamme votano per la chiusura delle scuole.
Allora le domande che rivolgo innanzitutto a Lei sindaco , dopo aver ascoltato il suo comunicato di oggi pomeriggio, sono:
1) cosa è cambiato da ottobre ad oggi, pensava forse che il Covid il 25 novembre sparisse .. puff.. come un numero di magia?
2) nel suo discorso ha nominato i docenti fragili, ma perché non c’erano già a settembre quando è iniziato l’anno scolastico? ( certo che si)
3) poi ciliegina sulla torta, ha citato , come un colpo ad effetto … boom … i tamponi non effettuati o meglio troppo pochi per poter riaprire le scuole. Ma si è chiesto perché? Le rispondo io perché anziché creare un servizio, è stato creato un disservizio con il numero verde per prenotare i tamponi( un solo numero è insufficiente )

Eh già il numero verde. Ho passato due giorni a contattare quel numero perché volevo che mio figlio( 6 anni) facesse il tampone per mandarlo a scuola in sicurezza, grazie all’enorme senso civico che mi contraddistingue e per rispetto verso i suoi compagni e i docenti.

Concludo dicendo che la DAD non è la stessa cosa di studiare in presenza, perché i bambini hanno bisogno di socializzare (anche distanziati). Infatti anche quando è iniziata la scuola a settembre in aula indossavano le mascherine , le insegnanti non potevano avvicinarsi e ognuno stava nel suo banco. E allora? ! Perché non farlo anche oggi? Il 3 dicembre invece?

Cosa sarà cambiato?!
Ritornando alle mamme che festeggiano per questa chiusura e che pensano di aver protetto i loro figli , mi dispiace non è così, perché saranno le stesse che non appena apriranno i negozi per lo shopping natalizio, andranno in giro con i loro pargoli e allora poi cosa sarà successo?! Il Covid sarà …sparito!!

A scriverLe è una mamma che , proprio perché ama i suoi figli nota che poiché questi bambini trascorrono diverse ore davanti ad un monitor per seguire le lezioni, sono demotivati, apatici e soprattutto non socializzano, ma si chiudono in se stessi e che quindi con le giuste misure e precauzioni, DEVONO TORNARE A SCUOLA come del resto avviene in Lombardia ( zona rossa come la Campania), altrimenti se non si dovranno curare per sconfiggere il Covid avranno bisogno dello psicologo!

Fiduciosa che vogliate dare ascolto alla mia voce, ringrazio la redazione di salerno notizie.
Buon lavoro,
Ginevra

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