Campania, ormai sui social è scontro tra mamme #scuolechiuse e quelle #no Dad
On line si è scatenato il gruppo «Tuteliamo i nostri figli scuole chiuse in Campania» che sfiora le 25mila adesioni e promuove flash mob (virtuali) tutti i giorni sotto il bollettino dei contagi postato dal governatore, copiando e incollando sempre lo stesso messaggio. Ma anche le “mamme atomiche” o “plutoniche” annunciano decise azioni per sostenere le loro ragioni: con l’hashtag #scuoleaperte, e dopo i manifesti 6×3 affissi in tutte le città campane. «Sempre più genitori vogliono portare avanti questa battaglia», spiega Paola Emblema, avvocato specializzato nella tutela dei minori che cita ricerche scientifiche sui danni della Dad, il crescente disagio psicologico e preannuncia azioni legali in difesa del diritto allo studio e dei più deboli e solleva il rischio di un’ancora più alta dispersione scolastica. Dall’altra sponda le mamme che hanno paura e che vogliono una riapertura a gennaio, curva epidemiologica permettendo. Tanti i commenti sull’uno e l’altro fronte, con tanto di litigate e “tirate di capelli” virtuali…
7 Commenti
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Complimenti per lo stereotipo medievale delle donne che litigano tirandosi i capelli.
Rivogliamo il parcheggio per i nostri bimbi così possiamo andare a fare l’aperitivo della mattina.
Ognuno ha il suo punto di vista …lasciateci scegliere. Il mio punto di vista è SCUOLE CHIUSE.
Vergognoso e’ portare avanti la propria idea politica ed odio contro De Luca facendosi scudo dei propri figli. Spero solo che un giorno quando i loro figli saranno grandi ,avranno il coraggio di dire a loro…..Sai figlio mio : nel 2020 c’e’ stata la piu’ grande pandemia dove tutti gli scienziati del mondo dicevano che il distanziamento , mascherina e igiene erano punti fondamentali per limitare il contagio e pertanto il governatore di allora ,esperto politico del territorio , conoscendo tutti problemi della campania trasporti , scuole e mamme casalinghe moderne a tendenza, decise di sospendere per un periodo le lezioni a scuola in presenza , ma io essendo di idea politica diversa ed odiando il governatore e soprattutto appartenente alle specie di mamme citate sopra, ho lottato per mandarti a scuola.
Ecco, questo è il problema: vi hanno fatto credere che uno vale uno e che il vostro punto di vista conti. Casalinghe scienziate e parcheggiatori virologi. Uno spera che riaprano tutto solo per non leggervi più.
Ma io non capisco, ci sono tante aziende ed attività chiuse per questa emergenza sanitaria e loro pensano a protestare per la DAD!!! Non c’è niente da fare ò popolò è ignorànt!!!
L’attivazione della DAD ha aperto l’importante frontiera della didattica online, con tanto di GDPR e normative. Col tempo la DAD andrà sempre più perfezionandosi. La DAD, insieme alla didattica tradizionale in presenza, potrebbe dar vita a un criterio di insegnamento misto. Sarebbe un modo educato e rispettoso delle diverse/opposte giustissime correnti di pensiero in merito al contagio da Covid19. In pratica, in questo modo i docenti in classe si troveranno davanti una schiera di alunni fisicamente presenti e un’altra presente online, tramite un notebook connesso in rete posizionato sulla sua cattedra. Con un pò di impegno credo che si possa realizzare questa idea di didattica mista. Cosa mi sfugge? Suggerite la vostra