Poi a marzo e aprile c’è stato il picco che abbiamo visto, quindi in estate si era tornati a una situazione normale o anche leggermente più favorevole. A partire da ottobre – prosegue – avremo un nuovo incremento.
Speriamo che a dicembre ci sia una nuova inversione. Sono dati molto dolorosi, anche se alla fine sul piano delle cifre non credo che avremo un incremento molto più rilevante di quello del 2015”. Per il prossimo anno, Blangiardo si aspetta “un certo rallentamento, perché purtroppo quest’anno è già stata anticipata una parte dei decessi che ci sarebbero stati”. Il lockdown non ha arrestato il calo delle nascite, nonostante la convivenza forzata di coppie e famiglie.