Scuole chiuse a Salerno fino al 7 dicembre, Cobas e genitori accusano il sindaco

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Vincenzo Napoli finisce nel mirino del Coordinamento scuola aperta e dei Cobas. Sotto accusa l’ultima ordinanza del sindaco di Salerno che ha deciso di sospende le lezioni in presenza fino – come titola il quotidiano “Il Mattino” al prossimo 7 dicembre. In città il fronte dei genitori è sempre più diviso: da una parte le famiglie preoccupate per l’indice dei contagi, dall’altra quelle  che invocano una immediata apertura delle scuole anche prima di Natale.

9 Commenti

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  • L’ unica regione al mondo che sta facendo pagare la propria incapacità ai bimbi. Vergognatevi!!!!E poi quale sindaco? perché abbiamo un sindaco???

  • Solidarietà e sostegno al Sindaco

    L’unico con il coraggio di difendere i ns figli e la comunità.

    Si da sempre voce a chi fa “protesta”. Quattro gatti!

    Per il comodo di pochi genitori che hanno bisogno di un parcheggio si vuol far rischiare una comunità.

    W il Sindaco, continua così.

  • Basta, non rompete le scuole devono stare chiuse. Ma che razza di genitori siete? Siamo in piena pandemia che equivale ad una guerra. Se ci fossero le bombe mandereste ugualmente i vostri figli a scuola? State zitti e vergognatevi.

  • … Sono sincero, Non sono mai stato un vs sostenitore ma alle prossime elezioni il PRIMO VOTO per Voi sarà il mio.

    Avete dimostrato grande coraggio e responsabilità, facendo anche scelte impopolari.

    Grazie

  • Ognuno dice la sua, come è giusto che sia. Ricordate però che vanno rispettate le due idee contrapposte, è inutile farsi battaglia. Finché ci metteremo l’uno contro l’altro non arriveremo a nulla. URGE FARE SQUADRA. Pertanto insisto con la DIDATTICA MISTA, lasciando libera la scelta ai genitori, però con apposizione di firma di un PATTO DI RESPONSABILITA’ che svincola dirigenti scolastici/sindaci/regione. I dirigenti scolastici fanno disinfezione e fanno rispettare i protocolli di sicurezza, certificandoli. I docenti favorevoli alla didattica in presenza si recano a scuola a tenere le lezioni sia ai bimbi presenti fisicamente, sia ai bimbi presenti in DAD tramite notebook connesso in rete che terranno dinanzi a loro sulla cattedra. Le famiglie che hanno problemi con la DAD (connessioni, tablet, notebook) vengono assistiti dal Governo, che eroga un supporto concreto alla risoluzione di questi problemi tecnici). Le famiglie che sostengono la DAD e che vivono in case con superfici sotto una certa soglia in termini di metri quadri e/o con numero di figli in DAD superiore a una certa soglia (es. >=3 figli) la didattica viene organizzata al pari dei casi. Resta il problema di come consentire di svolgere il loro lavoro ai docenti non favorevoli alla didattica in presenza, ovvero quelli disposti alla sola DAD.

  • Siamo una coppia di genitori entrambi lavoratori, siamo favorevoli alla riapertura delle scuole non perchè non amiamo i nostri figli, la scuola è cultura, comunicazione, socializzazione, i ragazzi stanno in mezzo alla strada e senza alcun controllo si assembrano, senza mascherina, a scuola sarebbero sotto controllo e la mascherina la porterebbero, poi anche se stessero a casa comunque usciamo a fare la spesa noi grandi e comunque non si esclude la possibilità di contagio, la scuola è protezione non contagio aprite la mente genitori e mamme che siete no scuola perchè voi non amate i vostri figli!!!

  • Sono genitore di due bimbi. Si insiste a perder tempo a voler convincere gli altri con la propria posizione. Ma cosa v’aspettate, che domani tutti la pensiamo uguale? Ma basta!!! Vediamo se è fattibile la didattica mista: chi vuole i figli a scuola ce li porta (firmando) e chi vuole la DaD, fa la DaD.
    “Genitori lavoratori” delle 12:49, va benissimo, speriamo per vostro figlio che la scuola riapra.
    “Non rompete” delle 09:41: ok, continua a tenere tuo figlio in DaD.
    Adesso basta però con l’ostentazione di essere detentori della verità e del giusto assoluto. Piantatela e spendete il vostro tempo a pensare a qualcosa di costruttivo per tutti, piuttosto che soltanto a voi stessi, perché siamo in una comunità. Se volete fare come volete voi, andate a vivere da soli! Oppure tacete ed evitate di consumare bytes su bytes in baggianate

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