A farne le spese non saranno soltanto bambini e adolescenti, esclusi da ogni tipo di interazione sociale che è parte fondamentale della loro formazione, ma anche genitori che non riescono a conciliare lavoro e organizzazione familiare.
Senza considerare che non è prevista alcuna possibilità di congedo parentale per le madri lavoratrici che, in una fase di recessione che colpisce direttamente o indirettamente moltissime famiglie, sono costrette a doversi accollare anche le spese di una baby sitter”. Lo denuncia il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle Luigi Cirillo, che sulla questione ha inviato una nota al governatore De Luca e all’assessore regionale all’Istruzione Fortini.
“Le disposizioni previste delle ultime ordinanze regionale – prosegue Cirillo – non tengono conto delle conseguenze sugli studenti disabili o con bisogni educativi speciali. Continuare a relegare questi ragazzi in un’aula vuota, alla presenza del solo insegnante di sostegno e costretti a interfacciarsi con un freddo schermo attraverso il quale sono collegati i compagni, non fa che incrementare il loro senso di solitudine e frustrazione.
Una metodologia in netto contrasto con i principi base della psicologia dell’età evolutiva, che prevedono per tutti questi casi processi costanti di inclusione e integrazione con il resto della classe. Chiedo per questo che il presidente della giunta regionale valuti la possibilità di un rientro in classe, sia pur graduale e coerentemente con l’adozione di misure meno restrittive in linea con una possibile decrescita della curva del contagio”.