“I modelli matematici prevedevano un grande aumento di morti in questi giorni. Alcune simulazioni descrivevano uno scenario anche peggiore, con 1.200 decessi. Quella causata da Sars-CoV-2 è una patologia lenta. Nel mio reparto di terapia semi-intensiva respiratoria non riusciamo a dimettere i pazienti prima di 9, 10 giorni.
I numeri che purtroppo vediamo oggi sono la diretta conseguenza dell’esplosione di contagi delle scorse settimane”, ha spiegato l’esperto secondo cui “ragionevolmente siamo nel picco”.
“Osservando quanto successo in primavera, possiamo dire che finora abbiamo visto il 45 per cento delle morti di questa ondata. Quindi deve ancora verificarsi il restante 55 per cento, con una curva che calerà lentamente”, ha aggiunto dicendosi comunque d’accordo con altri colleghi che hanno detto che oggi la mortalità è inferiore rispetto alla prima fase.