A circa un anno dall’emersione della “misteriosa polmonite” in Cina, sono ancora allo studio numerose molecole molto promettenti, tra le quali si possono annoverare anche i due antiinfiammatori eculizumab e l’AMY-101. Lo scrive FanPage.it
Il primo è un anticorpo monoclonale somministrato contro le malattie del sangue, il secondo è un farmaco candidato (tecnicamente un peptide ciclico sintetico) progettato per combattere l’infiammazione. Entrambi hanno dato ottimi risultati in due (piccoli) studi, dimostrando di accelerare il recupero e ridurre in modo significativo l’infiammazione nei pazienti con COVID-19.
A sperimentare i due medicinali sono stati due team di ricerca internazionali impegnati in due studi distinti, confluiti in un unico articolo scientifico. La prima indagine è stata coordinata da scienziati del Dipartimento di imaging medico, ematologia e oncologia clinica dell’Università di San Paolo del Brasile, la seconda da colleghi del Dipartimento di Patologia e Medicina di Laboratorio dell’Università della Pennsylvania (Stati Uniti).
Tra i vari atenei e istituti di ricerca che hanno contribuito all’indagine figurano anche diversi italiani, tra i quali il Centro Clinico e di Ricerca Humanitas – IRCCS di Rozzano (Milano), il Dipartimento di Biologia dell’Università di Roma Tor Vergata, l’Università Federico II di Napoli e altri ancora.
Fonte FanPage.it