I numeri attuali sono effettivamente poco incoraggianti. Secondo i dati dell’Ecdc, in Germania i nuovi casi ogni 100.000 residenti negli ultimi 14 giorni sono ora più alti che in Francia, Belgio e Spagna, e quasi allo stesso livello della Gran Bretagna, sebbene ancora ben al di sotto di paesi come Italia o Svezia. Inoltre, il Rki oggi ha segnalato 20.815 nuovi casi, rispetto ai 17.270 di mercoledì scorso, portando così il bilancio totale di infezioni dall’inizio della crisi a 1.22 milioni. Il totale delle vittime è arrivato a 19.932.
Merkel ha ricordato che soltanto ieri un’accademia nazionale di scienziati ed esperti “ha implorato” i tedeschi di ridurre i loro contatti sociali “almeno per una settimana prima di incontrare i parenti più anziani”, e se non sia quindi il caso di “anticipare le ferie non solo al 19 dicembre, ma già al 16”.
“Faremmo bene a prendere davvero sul serio ciò che ci dicono gli scienziati”, ha avvertito. Sebbene riconosca “l’amore che i tedeschi ripongono nelle tradizioni natalizie come le bancarelle e il vin brulé”, alla luce dei dati odierni “queste sono inaccettabili”. Infine, ha invitato i governi statali a considerare nuovamente una chiusura anticipata delle scuole e avvertito che “se a causa dei troppi contatti prima di Natale, questo risulterà essere l’ultimo con i nostri nonni, allora saremo stati negligenti”.
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