La notifica dell’orario di una delle più sentite celebrazioni dell’anno è circolata in questi giorni in Vaticano e dovrebbe essere resa nota a breve. Naturalmente il rito verrà trasmesso in diretta streaming in tutto il mondo dai canali di comunicazione d’Oltretevere. Anche in passato la messa di mezzanotte era stata programmata – per comodità dei pontefici – in anticipo di qualche ora, solitamente attorno alle 22.
Papa Francesco fissando l’appuntamento alle 19,30 si è voluto adeguare alle direttive del governo, maturate in base all’andamento dei contagi. Il giorno dell’Immacolata, affacciandosi dal palazzo apostolico per la recita dell’Angelus, Francesco ha insistito nel trasmettere ai cattolici un messaggio di buon senso, spiegando che, quel giorno, per evitare assembramenti aveva evitato di andare in Piazza di Spagna il pomeriggio. Aggiungendo che alle direttive delle autorità bisogna non disubbidire.
Cosa che Bergoglio ha fatto puntualmente anche con la messa di Natale, forse per mettere fine a tante inutili polemiche sulla anticipazione del rito del 24 dicembre. Sicuramente un modo per dare per primo il buon esempio.
Il giorno successivo, il 25 dicembre, Papa Francesco terrà la benedizione urbi et orbi di Natale, il 26 dicembre è previsto l’Angelus dedicato a Santo Stefano, il primo martire; il 31 dicembre la messa pomeridiana (a porte chiuse) per il Te Deum di fine anno. Negli anni passati a questa messa non era mai mancata la sindaca di Roma. Infine il primo dell’anno è prevista la messa a san Pietro per la pace nel mondo e il 6 gennaio quella dell’Epifania.