Sabato 12 dicembre nell’isola pedonale di via Scarlatti al Vomero, a Napoli, si sono dati appuntamento le famiglie No Dad. Con lo slogan “A Natale regala una scuola”, torneranno in piazza per manifestare contro il permanere della didattica a distanza nelle scuole di Napoli e della Campania. In contemporanea manifesteranno anche i genitori No Dad di Salerno, che si ritroveranno in Corso Vittorio Emanuele
Le manifestazioni sono promosse dal Coordinamento Scuole Aperte Campania e si svolgeranno nel primo sabato in cui i negozi saranno aperti, dopo il recente passaggio della Regione in zona arancione. L’obiettivo delle famiglie No Dad è sensibilizzare “chi sarà impegnato negli acquisti natalizi” rispetto alla situazione della scuola in Campania, nonché “evidenziare l’incoerenza delle decisioni prese dalla Regione in merito alle riaperture”
‘Speravamo – aggiungono – che lunedì 7 dicembre la Campania si allineasse al resto del Paese con la riapertura delle scuole in presenza dalla seconda classe delle elementari alla terza media, e invece l’assessore regionale all’Istruzione Fortini ha comunicato la decisione di far ritornare in presenza soltanto le classi dalla materna fino alla seconda elementare, giustificando tale decisione in virtù dei risultati dello screening e adducendo, ancora una volta, la responsabilità alla mancata partecipazione da parte dell’utenza”
Il Coordinamento evidenzia inoltre che molti sindaci dei Comuni campani hanno emesso ordinanze restrittive (possibilità offerta dall’ordinanza regionale), e dunque in diverse città “gli alunni anche di materne e prime elementari sono lasciati a casa a oltranza”. I genitori No Dad parlano di ”anomalia Campania ormai diventata una beffa ai danni di studenti e famiglie che va avanti dal 16 ottobre. Chiediamo che gli studenti campani tornino a scuola subito perché hanno gli stessi diritti dei loro coetanei italiani”, concludono. Ma a discapito delle proteste le classi che hanno riaperto, ovvero la scuola materna e prima e seconda elementare rimangono pressochè vuote. Molti genitori per pochi giorni prima dello stop natalizio hanno evitato il ritorno a scuola. Si stima una presenza in classe inferiore al 40%
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