I tamponi sono stati 103.584, ovvero 49.113 in meno rispetto a ieri quando erano stati 152.697. Mentre il tasso di positività è del 11,6% (l’approssimazione di 11,613%): vuol dire che su 100 tamponi eseguiti più di 11 sono risultati positivi; ieri era dell’11,7%. Questa percentuale dà l’idea dell’andamento dei contagi, indipendentemente dal numero di test effettuati.
Meno contagi in 24 0re rispetto a ieri, a fronte di meno tamponi (il lunedì sono comunicate le analisi della domenica che sono sempre in numero inferiore rispetto ai test infrasettimanali). Anche se i nuovi casi sono sotto quota 20 mila dal 6 dicembre, la situazione non migliora come dovrebbe. Lo dimostra il rapporto di casi su tamponi: dopo giorni intorno al 10% e sotto questa cifra, si assesta sopra l’11%, variando di pochissimo dall’11,7% al 11,6%. Da questo si capisce che la diminuzione dei positivi odierni è la conseguenza del limitato numero di test. Inoltre, la folla in giro per lo shopping natalizio — «uno spettacolo immondo in tutta Italia» dice Zaia — potrebbe peggiorare il quadro generale nelle prossime settimane (come è accaduto negli Stati Uniti dopo il Ringraziamento). Per evitare una recrudescenza dell’epidemia il governo sta valutando più restrizioni per le feste.
Il Veneto è la regione più colpita con (+2.829 casi). Seguono in ordine decrescente: Emilia-Romagna (+1.574), Lazio (+1.315) e Campania (+1.088). Da notare la Lombardia che ha un incremento a tre cifre (+945) ma con 11 mila tamponi. In basso il dettaglio di tutte le regioni.