Sul vaccino ha aggiunto che “sono stati tagliati i tempi della burocrazia e quelli per la ricerca dei fondi, visti gli stanziamenti pubblici e privati che sono arrivati. Ma il rigore scientifico non è stato toccato.
Dopodiché sia chiaro, io non ho paura dei no vax. Sono nati nell’800 dopo che era stato trovato l’antidoto per il vaiolo, furono messi in crisi da Napoleone che lo impose alle sue truppe, poi hanno ripreso piede. Ci sono sempre stati ma restano una minoranza.
Quelli che mi interessano sono i dubbiosi, quelli che tentennano”. A Natale, ha concluso, “serve la massima prudenza. Anche se, per chi deve chiudere, occorrono ristori immediati e pieni. Cosa che non è stata, generando una certa insofferenza per le regole”.