L’osservanza e l’esecuzione delle disposizioni del Permesso a costruire n. 1634 del 12 Maggio 2012 e dell’Allegato A, al fine di evitare ogni danno e pericolo per la salute, l’incolumità ed il benessere e la sicurezza della collettività, dei singoli e degli addetti, di garantire il rispetto delle esigenze igienico — sanitarie ed evitare ogni rischio di inquinamento dell’aria, dell’acqua, del suolo e del sottosuolo nonché di ogni inconveniente derivante da odori;
l’adozione scrupolosa di tutte le cautele idonee ad evitare effetti negativi sull’ambiente e, in caso si riscontrassero anomalie, la messa in atto di tutte le opportune azioni ed interventi per porre rimedio; di evitare la diffusione di emissioni diffuse di odori al di fuori del perimetro aziendale, procedendo sistematicamente al compattamento delle biomasse ed alla loro copertura con teli plastici ancorati alle pareti di contenimento ed opportunamente zavorrati, anche al fine di conservarle in modo ottimale;
l’osservanza e l’esecuzione delle disposizioni dell’Arpac e quindi ordina di: – tenere sempre coperte le trincee e di procedere frequentemente alla pulizia dei piazzali, così come per i mezzi e tutte le attrezzature utilizzate nel ciclo produttivo; – effettuare con la giusta tempistica e con opportuna cautela, le operazioni di carico/scarico e svuotamento delle vasche, effettuare tutte le operazioni del ciclo produttivo maggiormente influenti sulla produzione di odori secondo le norme di buona pratica tecnica, eliminando ogni forma di emissione odorigena al di fuori del piazzale dell’azienda;
l’esibizione del Registro delle sostanze avviate alla fase di digestione in cui annotare il quantitativo, in peso e volume, di biomasse distinte per tipologia e la data di avvio
del processo di digestione anaerobica; l’esibizione di una Relazione tecnica con la quale vengano chiarite le modalità di stoccaggio e smaltimento dei rifiuti e del digestato; l’esibizione della Relazione depositata entro 90 giorni dalla data del Permesso a costruire, in cui sia indicata la stima della vita utile, le modalità di dismissione e di smaltimento del materiale utilizzato nonché la prova del deposito della cauzione e della congruità della stessa di comunicare le modalità dello scarico delle acque reflue industriali provenienti dall’attività di produzione nonché di ottemperare alle prescrizioni relative alle acque nere dei bagni e servizi in vasca a tenuta con espurgo da ditte autorizzate;
la sospensione di ogni attività lavorativa e produttiva fino al compimento di tutte le attività richieste nei punti precedenti, che dovrà essere comprovata da documentazione idonea che attesti l’avvenuto compimento delle operazioni richieste.