In poche ore si contano più duecento imprenditori che hanno deciso di intraprendere per vie legali ricorso per i danni provocati alle loro attività dall’ultima ordinanza regionale che ha imposto alla Campania di essere zona arancione e non gialla fino al 23 dicembre.
Un’ordinanza che per gli imprenditori è “priva di qualsiasi fondamento logico e scientifico che va nuovamente ad impoverire una classe imprenditoriale già martoriata e favorendo involontariamente il settore della distribuzione alimentare privo di alcuna limitazione”.
Lo scrive IlRiformista.it