Lo dice Massimo Galli in un’intervista al quotidiano ‘La Stampa’, sottolineando che la stretta “era necessaria. Gli interventi finalmente sono arrivati e questo va apprezzato. Nelle scorse settimane ho sottolineato più volte la contraddizione tra l’urgenza di rallentare i contagi per evitare la terza ondata e una più che discreta attenzione a facilitare il liberi tutti”.
“Quando incentivi lo shopping nei negozi con il cashback è come se dessi la benedizione ai cittadini che vanno in centro, facilmente confondibile con la possibilità di ammassarsi. Un cattivo segnale – ha evidenziato Galli – che mi ha ricordato il bonus vacanze estivo”. In merito ai colori Galli ha detto che “le variazioni cromatiche non mi hanno mai esaltato, ma tutto quello che rallenta i contagi va bene.
Bisogna riconoscere che la strategia multicolore ha prodotto degli effetti – ha aggiunto – anche se la contrattazione al ribasso tra partiti e regioni ha portato risultati insufficienti, se non faremmo il Natale in rosso.
Resta poi il problema di mantenere i risultati nel tempo e dunque di potenziare l’organizzazione territoriale, i tamponi e i mezzi di trasporto”. Riguardo ai vaccini Galli ha evidenziato che “salvo problemi di programmazione, di rifornimento e di partecipazione della popolazione la campagna vaccinale durerà tutto il 20221.
Mi auguro che già a metà si vedranno i primi risultati e la circolazione del virus venga abbattuta. Va ricordato che non sappiamo esattamente quale sia l’immunità di gregge, tra il 60 e 70 per cento, e quanto durino gli anticorpi”. La variante inglese? “tutta da studiare ma non mi aspetto grandi cambiamenti”.
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