«La variante del Covid, da poco scoperta a Londra, è preoccupante e dovrà essere approfondita dai nostri scienziati. Nel frattempo scegliamo la strada della massima prudenza» ha spiegato Speranza.
Con un avviso urgente diramato nel tardo pomeriggio di oggi, il delegato alla Sanità della Conferenza dei Sindaci della Costa d’Amalfi, Andrea Reale, avverte: «Tutti coloro che risiedono o sono domiciliati nel territorio della Costa d’Amalfi e che sono rientrati dal Regno Unito o anche solo transitato negli ultimi 14 giorni, sono invitati a contattare i servizi Usca o in alternativa anche il sottoscritto, per sottoporsi a tampone il prima possibile».
L’Unità di Crisi della Regione Campania ha disposto, con decorrenza immediata, controlli straordinari all’aeroporto di Napoli Capodichino “in attesa – spiega una nota – degli atti governativi relativi al divieto di ingresso in Italia di cittadini provenienti dal Regno Unito”.
I passeggeri saranno sottoposti a controllo e scatterà in ogni caso la messa in quarantena “per impedire la possibile diffusione di una nuova variante del virus”. Le misure, si apprende, si applicano con effetto immediato.
Chi rientra dall’estero è infatti tenuto ad effettuare il tampone 48 ore prima di partire per l’Italia. Oggi sono stati 47 i voli in arrivo e 46 quelli in partenza. In linea con le prescrizioni sanitarie, lo scalo ha adottato – si sottolinea – le misure necessarie a garantire la sicurezza dei passeggeri. Installati termoscanner per il rilievo della temperatura corporea a tutti i passeggeri in arrivo e partenza.
Sono stati poi previsti percorsi unidirezionali lungo i quali sono disposti dispenser con gel igienizzanti e segnaletica per il distanziamento sociale. Installate cabine per la sanificazione ai Controlli di sicurezza e infine trattamenti di sanificazione dell’aria condizionata (lampade UV-C per la disinfezione dell’aria con sistemi di filtrazione di tipo ospedaliero) e di tutte le apparecchiature in uso ai passeggeri: carrelli, vaschette porta oggetti e sedia a rotelle per viaggiatori con ridotta mobilità.
Fonte Il Vescovado
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