“Abbiamo convocato tutti in piazza – spiega Luca Iervolino, attore e membro del Coordinamento Arte e Spettacolo Campania e di Si Cobas Arte e Spettacolo – mossi dall’urgenza di una situazione ormai insostenibile. Noi siamo abituati a essere precari, ma ora non reggiamo più, non regge la categoria dei lavoratori dello spettacolo che non lavorano non mettono il piatto a tavola.
I più fortunati di noi da marzo a ora hanno preso dal governo 4.800 euro, cioé 480 euro al mese con cui non si campa. Quindi le istituzioni o credono che lo facciamo per hobby e abbiamo altri soldi oppure che non esistiamo proprio. Chiediamo di avere una retribuzione garantita anche in questi periodi di stop del lavoro, per affrontare l’emergenza con 1200 al mese per sopravvivere e che vengano riscritte le regole per far sì che chi ha come noi un lavoro a intermittenza possa pensare a un futuro”.
Insieme ai lavoratori dello spettacolo sono scesi in piazza al Plebiscito, davanti alla Prefettura, anche un centinaio di disoccupati di diverse sigle, come 7 novembre, Cobas Scuola, cenro sociale Iskra.
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