Nonostante il comprensibile desiderio di lasciarsi almeno parzialmente alle spalle l’incubo della pandemia però, è meglio attendere ordinatamente che il vaccino sia disponibile attraverso i canali ufficiali, senza tentare di reperirlo altrove come ad esempio su Internet. La raccomandazione non segue semplicemente il buonsenso, ma l’ha diffusa l’Agenzia Italiana del Farmaco, o Aifa, che in queste ore ha dato il suo via libera al vaccino Pfizer-Biontech.
Per l’Aifa, ottenere il vaccino per vie traverse equivale a metterere in pericolo la propria salute. Come avviene per svariate tipologie di prodotto, i canali non ufficiali non offrono nessuna garanzia sulla qualità del vaccino: un preparato ottenuto privatamente potrebbe essere contraffatto, oppure autentico ma conservato in modo inadeguato; a complicare le cose c’è il fatto che le dosi stoccate in attesa della somministrazione vanno conservate a temperature estremamente basse, impossibili da raggiungere dalla maggior parte della strumentazione ordinaria
Gli effetti della somministrazione di preparati simili insomma potrebbero essere nulli o perfino pericolosi per la salute: questo vale sia per chi cerca di acquistare dosi offline, sia per chi dovesse decidere di rivolgersi ai canali spesso più complessi da controllare della rete Internet. L’allarme è contenuto in un documento pubblicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco che contiene le risposte alle domande più comuni sul vaccino anti Covid-19, compreso un paragrafotitolato “È possibile vaccinarsi privatamente a pagamento?” che recita:
No, i vaccini disponibili attualmente saranno utilizzati soltanto nei presidi definiti dal Piano vaccini e non saranno disponibili nelle farmacie o nel mercato privato. È altamente sconsigliato cercare di procurarsi il vaccino per vie alternative o su internet. Questi canali non danno nessuna garanzia sulla qualità del prodotto, che potrebbe essere, oltre che inefficace, pericoloso per la salute.
Al momento non esistono segnalazioni di reti di distribuzione clandestine per il vaccino anti Covid-19, ma questo non vuol dire che il problema non sia destinato a presentarsi, anzi. Per Aifa sembra sussista il pericolo che nasca un mercato nero relativo al vaccino anti Covid-19, così come del resto avviene per qualunque bene del quale la domanda è elevata e l’offerta limitata — e che Internet possa funzionare da facilitatore per questo mercato.
Fonte: Fanpage.it
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