Ecco come saranno le nostre tavole.
La vigilia in tono minore si fa sentire anche sulle tavole dei Salernitani, perché se è vero che anche oggi e domani vincerà la tradizione è pur vero che a giudicare dalle poche presenze in giro stamani, cenone della Vigilia e pranzo di Natale saranno più frugali ed al passo con i tempi: complice il fatto che a tavola si starà in pochi, non c’è stata ressa né corsa alle grandi scorte. Il tempo delle ultime spese, per prendere ciò che manca e poi dritto a casa.
In pescheria vince il pesce nostrano: mitili a parte- su cui si scatena la fantasia ed il dibattito tra puristi dello spaghetto con le vongole e innovativi del sauté o di creazioni variopinte – il tradizionale capitone non può mancare ed il baccalà già messo al bagno e pronto per essere stufato o fritto o disponibile in ogni pezzatura e provenienza, con prezzi variabili e per tutte le tasche.
Il pescato del golfo di Salerno per chi preferisce la paranza dei nostri mari, con pesci di piccola taglia, ed il classico da forno per tutti i gusti ed un secondo più elaborato. Chi osa sceglie come sempre l’astice o l’aragosta, ma quest’anno non sembra fare tendenza.
E domani? Nelle vetrine la fa da padrone l’agnello, ma c’è chi sceglie anche il soffritto o ingredienti della cucina popolare come la saporitissima pezzentella. Anche in macelleria, però, il clima non è quello delle grandi abbuffate. Cosa c’è di meglio, allora, per tirarsi su che un bel tuffo nel dolce?
Ordinarlo è sempre possibile, anche in zona rossa, con una semplice telefonata. Struffoli ma non solo: pasta di mandorla, scorzette d’arancia al cioccolato, torte di castagne, rococò e mostaccioli deliziano la vista prima del palato. Intramontabili i calzoncelli fritti ed i panettoni artigianali.
Un brindisi rafforzerà la fede in un anno migliore.
fonte Liratv.it (Andrea Siano)
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