Le istruzioni per il trasporto e lo stoccaggio sono state fornite dalla Pfizer con protocolli molto rigidi. Il vaccino viene tenuto nel ghiaccio secco a -70 gradi centigradi fino a 10 giorni . L’azienda farmaceutica utilizzerà «sensori termici abilitati al Gps con una torre di controllo che seguirà la posizione e la temperatura di ogni spedizione di vaccini attraverso i loro percorsi prestabiliti per prevenire in modo proattivo le deviazioni indesiderate e di agire prima che si verifichino».
Quando le dosi saranno a destinazione i contenitori isotermici Pfizer diventeranno da unità di stoccaggio temporaneo, purché siano riempiti di ghiaccio secco ogni 5 giorni (durata di conservazione massima: fino a 30 giorni). Infine il vaccino può essere conservato «per cinque giorni in condizioni refrigerate tra i 2 e gli 8 gradi centigradi».
Secondo Pfizer «anche che dopo 30 giorni nei contenitori termici, i centri di vaccinazione possono spostare le fiale in condizioni di refrigerazione tra 2 e 8 C per altri cinque giorni, per un totale di 35 giorni; ma consiglia che «una volta scongelate e conservate in condizioni di refrigerazione tra 2 e 8 C» le fiale non siano «ricongelate o conservate in condizioni di congelamento».
Mariangela Morea