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Napoli, sostegno ai poveri dal cardinale Sepe e Comunità Sant’Egidio

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Distribuzioni di doni e pranzi di Natale da asporto a centinaia di senzatetto. Così, nel giorno di Natale, la Comunità di Sant’Egidio a Napoli è stata vicina ai poveri. Non potendo fare i tradizionali pranzi, in diversi luoghi della città sono stati predisposti centri di accoglienza dove, nel rispetto delle norme anti-covid, le persone che vivono per strada hanno potuto ritirare cibo e regali. Nella chiesa di San Severino e Sossio erano in cento. Ognuno aveva ricevuto un invito personale e un numero, corrispondente al posto dove sedersi.

A fare gli auguri è intervenuto il cardinale Crescenzio Sepe, che non ha voluto far mancare la sua vicinanza nel suo ultimo Natale da arcivescovo di Napoli, e rivolgendosi agli ospiti ha affermato: “Con la nascita di Gesù non siete soli, siete figli e fratelli, e anche se quest’anno non possiamo pranzare insieme il Covid non ci può impedire di festeggiare il Natale”.

Il cardinale ha voluto poi ringraziare i volontari della Comunità per il loro impegno in favore dei poveri. L’evento è stato animato dalla cantante Marina Bruno che ha intonato “Quanno nascette ninno”. Dentro una busta rossa, c’erano confezioni di pasta al forno, polpettone, patate frutta dolci e un piccolo panettoncino, con un giubbotto per proteggersi dal freddo in regalo per tutti. Nella chiesa di S. Maria di Costantinopoli, invece sono intervenuti 60 clochard che gravitano nella zona del Museo Archeologico Nazionale, a cui si è unito un anziano di 78 anni dei Quartieri Spagnoli. Altri 30 poveri sono raggiunti tra la chiesa di S.Maria delle Grazie e Toledo e la Galleria Umberto dove un gruppo alcuni di loro si rimasti per ripararsi dalla pioggia.

Nel quartiere napoletano di San San Giovanni a Teduccio, poi ad Aversa, nel Rione napoletano del Vasto si sono svolte altre distribuzioni, mentre nella zona di Fuorigrotta, sempre a Napoli, un furgone guidato da Babbo Natale ha distribuito pranzi da asporto e doni ai senzatetto della zona, con pasta al forno cucinata dai ragazzi dell’istituto di Nisida. Infine, alcuni anziani soli del Rione Sanità e dei Quartieri Spagnoli hanno ricevuto regali e pranzo.

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