“Al momento”, ha dichiarato in un comunicato il ministro Zwelini Mkhize, “non vi sono prove che la variante 501.V2 sia più contagiosa di quella del Regno Unito, come suggerito dal ministro della Sanità britannico”.
“Non ci sono neppure prove”, ha aggiunto, “che provochi una malattia più grave o maggiore mortalità di qualsiasi altra variante sequenziata nel mondo”.