«Sappiamo che il vaccino è sicuro e che nella quasi totalità dei casi non provoca reazioni avverse, se non pochi sintomi simil influenzali. Ma non c’è stata sino ad oggi alcuna campagna informativa che riguardi casi specifici, e questo è un punto debole che dobbiamo superare per tempo». Le domande alle quali si deve cercare di dare una risposta sono le più comuni, talvolta scontate, talvolta no. Chi ha il diabete, ad esempio; chi ha avuto un infarto, chi sta combattendo un tumore, chi è stato sottoposto a trapianto, chi ha una diagnosi di sclerosi multipla, potrà fare il vaccino?
«Sono solo alcuni dei tanti casi – spiega Zuccarelli – che andranno affrontati proponendo ai cittadini risposte univoche e mai contraddittorie. Se non lo si fa, bene e presto, il rischio è che la campagna vaccinale si riveli un flop». Zuccarelli anticipa che l’Ordine dei Medici di Napoli è pronto a fare la propria parte, ove si dovesse rendere necessario, per mettere a disposizione la professionalità dei medici che rappresenta, adempiendo in questo modo al proprio ruolo di organo ausiliare dello Stato.
«Credo che in questa fase – conclude – i cittadini abbiano bisogno non solo di strutture sicure alle quali rivolgersi, ma anche di una guida chiara. Solo con informazioni chiare si potrà ottenere la fiducia che serve e si potranno arginare le tante false notizie che già circolano e che di certo aumenteranno con l’andare delle settimane».