La forte scossa è stata avvertita anche a nord di Napoli, quindi deve essere stata molto violenta. Le prime immagini della tv croata, infatti, mostrano macerie nella città di Petrinja e feriti soccorsi.
“Le prime scene di Petrinja sono davvero drammatiche, ci sono molte macerie”, si legge sul sito web di Radio Sarajevo. In un tweet la Croce Rossa Croata, intervenuta per i soccorsi, parla di “situazione molto grave”. Anche a Zagabria si avverte il suono di molte sirene.
L’epicentro è stato localizzato intorno a Petrinja, una cinquantina di chilometri sud di Zagabria, una regione già colpita ieri da scosse sismiche, a una profondità di 10 chilometri. I media regionali parlano di gravi danni, con edifici crollati, interruzione di elettricità e linee telefoniche.
Il terremoto è stato avvertito in tutta la Croazia, ma anche in Serbia e Bosnia-Erzegovina. Già nella scorsa notte alcune scosse di assestamento e di bassa intensità si erano registrate tra Petrinja e Sisak, le due località a sud di Zagabria colpite già ieri mattina da tre forti scosse di magnitudo 5.2, 4.7 e 4.1. Ieri rilevanti erano stati i danni materiali, ma non si erano registrate vittime.
Quelle della notte sono state scosse di magnitudo fra il 3.0 e il 2.5. Sono tra 1.500 e 2 mila, stando ai media regionali, le case e gli edifici pubblici danneggiati in varia misura nella zona interessata dal sisma di ieri, dove si sono subito recati il presidente Zoran Milanovic e il premier Andrej Plenkovic, che hanno dato assicurazione su aiuti per il pieno ripristino delle strutture danneggiate. Ma la scossa di oggi ha sicuramente aggravato la situazione. Una centrale nucleare in Slovenia è stata chiusa per precauzione.