Con questa decisione si sancisce de facto il “fallimento” politico del progetto amministrativo nato con le elezioni del 2016, che sulla carta avrebbe dovuto coinvolgere in modo attivo tutti i consiglieri eletti, ma che in realtà si è ben presto trasformato in un mero dettato politico da eseguire senza poter contribuire affatto alla crescita ed al benessere della collettività salernitana.
“La consiliatura iniziata nel 2016 – scrivono i consiglieri – ci ha visti convinti di poter offrire il nostro contributo – in modo personale ed originale – ad una esperienza amministrativa che, per molti anni, ha soddisfatto pienamente i salernitani. Lo abbiamo fatto in buona fede, certi delle promesse elettorali del Sindaco Napoli, che abbiamo finora sostenuto rinnovandogli di continuo la nostra fiducia.
Oggi, con amarezza e dopo ripetute delusioni, dobbiamo riscontrare da parte di chi avevamo sostenuto con entusiasmo, un metodo diametralmente opposto rispetto a quanto ci era stato prefigurato, metodo che di fatto relega in un angolo tutte le energie e le risorse di chi vuole contribuire a scrivere la Salerno del futuro.
Nel corso di questi anni ci siamo resi conto dell’assoluta inutilità di produrre iniziative di approfondimento e comprensione delle decisioni strategiche, finalizzate unicamente a tutelare gli interessi pubblici. Un metodo gestionale non inclusivo che ha mortificato tutti noi e che pesa in modo evidente sull’intera comunità”.
Ciò che ha determinato la “frattura” politica è stato in buona sostanza il tentativo di costringere il consigliere comunale a svolgere un ruolo assolutamente marginale nei percorsi decisionali di Palazzo di Città, con il principale – se non unico – compito di approvare le azioni della Civica amministrazione con la ratifica in consiglio comunale.
In pratica i consiglieri comunali sono stati esautorati di ogni potere, venendo mendo ai principi naturali della vita democratica vigente in questo Paese. Si è assistito all’abolizione del Difensore civico ed a numerose decisioni come le questioni di sicurezza del viadotto Gatto, lo spostamento del capolinea Busitalia da via Ligea a via Vinciprova, tutte “imposte” dalla giunta Napoli, contro il volere di tutti gli abitanti delle zone interessate e di buona parte dei Consiglieri stessi.
Fino ad arrivare alle recenti polemiche in merito al restyling di Piazza Alario, con ricorso al Prefetto, al fine di inserire l’argomento all’ordine del giorno del consiglio comunale di domani.
“Siamo arrivati a questa decisione – concludono i consiglieri firmatari del documento – consci che ogni nostro sforzo nel voler contribuire alle decisioni pubbliche è stato considerato inutile e addirittura dannoso. Abbiamo più volte sottolineato in consiglio comunale tutte le nostre perplessità su argomenti di grande rilevanza per la collettività, come le spese per l’igiene pubblica (30 milioni di euro con risultati deludenti), la sicurezza dei quartieri (con la città praticamente abbandonata dal tramonto in poi), l’utilizzo dei fondi pubblici per associazioni, assegni di cura e contributi abitativi (per cui occorrerebbe massima attenzione), la gestione delle società partecipate, i costi della stagione del teatro Verdi, la rivisitazione dell’evento Luci d’Artista, la mancata inaugurazione dell’Auditorium ed infine la vicenda delle cooperative sociali e della manutenzione del verde pubblico (questione delicatissima per la quale non abbiamo ricevuto alcun ascolto e che oggi è addirittura oggetto di indagini da parte della Procura della Repubblica).
La città e la sua gente meritano di tornare ad una gestione della cosa pubblica basata sull’esercizio democratico, dove al centro ci siano il cittadino e le sue esigenze quotidiane. Vogliamo andare oltre, proponendo un nuovo metodo di Governo: partecipato, plurale e inclusivo, per scrivere insieme le pagine di un nuovo libro chiamato Salerno”.
Ciao ciao napoli, ma nu sindaco manovrato come burattino da del duce , nu pot fa u sindaco, poi il cognome , ciao ciao bacioni
Ma Napoli è un semplice e mero ascaro, pedissequo esecutore delle direttive di De Luca, lo sapevate, eccome, altrimenti non si troverebbe dove si trova e in corsa per un secondo mandato. Adesso non fate le vergini dai canditi manti perchè a quel desco siete stati seduti fino ad oggi.
Confesso che l’articolo non l’ho nemmeno letto, ma domando ai consiglieri dimissionari perché avete atteso la fine della legislatura per dimettersi? Penso che siete degli opportunisti e non dico altro. Spero che non siate più eletti in future elezioni. È bello fare i puri dopo aver fatto colazione, pranzo e cena con dessert e caffè. Il sindaco lo detesto ma di voi ho pochissima considerazione e rispetto.
Mi compljmento per il coraggio !!
Ma non potevate pensarci prima? Prima che la città diventasse o’ cess?e ferma nell’immobilismo su tutti i fronti?
Ps: la maggioranza da 25 anni a qst parte è stata supina e zerbino del padrone che ora è a Napoli. altrimenti non si finiva in lista x essere eletti…
Per la serie TU SI TU NO.. SE DICI SEMPRE SI QUANDO DEVI, O TACI QUANDO DEVI, ALLORA ti metto in lista.
Benissimo, ci state dicendo che non avete fatto nulla, se non riscaldare la sedia. Delegando ad altri tutte le decisioni, questo lo sapevate già, prima di farvi eleggere…Ed ora dite vorremmo una nuova classe dirigente, e chi uscirà dal cilindro?? Dimettetevi ed andate a casa…
Non amo i politici e non mi intendo di strategie, ma a pochi mesi dalle nuove elezioni,risuona alquanto strana questa presa di coscienza e di distanza dall’ operato della Amministrazione .Perché tutti zitti per questi anni, mentre sotto gli occhi dei cittadini Salerno andava sempre più a fondo. Dicono che quando la nave affonda, i topi sono i primi a cercare di salvarsi.
I consiglieri comunali sono stati esautorati di ogni potere? ma perché il sindaco conta qualcosa? Si limita ad eseguire gli ordine del capo
Bene, con è con Piazza Alario che avete perso la mia fiducia, meglio se non vi ripresentate, spero De Luca ne scelga un altro.
Il problema che c’è ne sono altri,devono lasciare tutti,sia perché pagliacci,sia perché incompetenti e arroganti
troppo tardi sembra più una manovra politica per le prossime elezioni con magari Naddeo o Gallo candidati sindaco.
Ben fatto, così crolla il sistema di potere di chi da un ventennio ha imperato sulla città di Salerno e sulla Regione, raggiungendo alcuni importanti obiettivi ma che poi man mano senza progettualità e pensando solo ad assicurare il potere fine a sè stesso e ai suoi familiari ha progressivamente perduto di vista il bene primario ovvero che fare politica vuol dire servire i cittadini e non viceversa.
Ci vuole un nome di prestigio con candidati di prestigio altrimenti avremo per altri 5 anni un sindaco poco sindaco insomma un vicesindaco
Dopo quattro anni e mezzo ed a pochi mesi dalle elezioni ci si accorge di tutto questo? Niente di meno!
LA PEGGIORE AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SEMPRE…
Mimmo De Maio ti stanno aprendo la porta ? è gia tutto organizzato?
Chiedo per un amico
almeno Mimmo De Maio è molto fattivo, preparato ed anche sincero con gli elettori.
ha svolto egregiamente il suo lavoro portando a termine innumerevoli progetti, rispettando sempre i colleghi della giunta, ma anche dialogando con l’opposizione.
sarebbe un bene per la nostra città avere un uomo come De Maio a capo della giunta comunale.
Questi 6 hanno capito che il castello di carta costruito in anni di mala politica si sta sgretolando, cercano solo di salire sul carro del prossimo “vincitore”.
il prossimo Sindaco , sara’ l’AVV. Michele Sarno…….glielo auguro…..spazzera’ cosi’ l’intera associazione che da anni si e’ impadronita di questa citta’……l’unico candidato di prestigio e spessore…..e a parer mio , la merita tutta, la carica di Sindaco……via gli avventurieri…..gli opportunisti…..i triccaballacche…..
Basta con i familiari, accoliti, politica politicante, nani e ballerine di De Luca.
Non se ne può più.
Questi 6/7 consiglieri “rinsaviti” se ne tornassero a casa e non si ricandidassero più. Politicamente e pubblicamente sedicenti inutili.
Il resto è ipocrisia