Vittorio Sgarbi parla così all’Adnkronos mentre divampa la polemica sull’obbligatorietà del vaccino e si alza lo scontro tra no vax e pro vax.
“Credo che il vaccino sia la soluzione migliore per uscire dalla crisi – osserva Sgarbi – Se in questo periodo hanno limitato la nostra libertà in questo modo è perché si tratta di un affare di Stato e non di un affare privato. E, quindi, il vaccino sarà richiesto per andare a scuola, a teatro, sul tram, nei luoghi pubblici.
Non sarà, quindi, obbligatorio ma ci saranno una serie di regole per le quali, per esempio in una fabbrica, come scrive oggi Ichino, si potrà pretendere che i dipendenti facciano il vaccino per evitare il contagio di altri. E’ anche vero, però – questo il ragionamento di Sgarbi – che il problema in realtà non sussiste perché chi si vaccina tutela se stesso e chi non si vaccina non può contagiare chi si è vaccinato”.