A nome del gruppo, al momento della discussione all’ordine del giorno, ha preso la parola il consigliere Leonardo Gallo che ha così sintetizzato: “Oggi possiamo discutere dell’argomento perché io ed il collega Celano siamo stati costretti a rivolgerci al Prefetto in quanto c’era stato il diniego alla discussione da parte del Presidente del Consiglio comunale e del Sindaco, possiamo discutere perché nella conferenza dei capigruppo abbiamo esercitato le prerogative che la legge – e la democrazia – affida ai Consiglieri, possiamo discuterne infine perché convinti, diversamente da qualcuno, che non si sia trattato di una gentile e graziosa concessione dall’alto bensì in virtù di un esercizio altamente ed effettivamente democratico. Prendiamo atto della completa rivisitazione del progetto iniziale. Evidentemente, avendo sostanzialmente “accolto” non solo il principio ma anche il merito della nostra istanza su Piazza Alario, ci procureremo di condividere con i citati comitati e con gli abitanti del posto il nuovo progetto in modo da renderli partecipi della modifica. Spiace che per ottenere qualcosa di così elementare (l’ascolto) e di meno brutale, accoglibile da chi abita i quartieri, siamo stati costretti ad usare strumenti che non avremmo voluto adottare. E spiace ancora aver ascoltato il Sindaco dichiarare solennemente che la discussione sarebbe stata voluta da lui ed era la vera ragione per la quale il tema è stato trattato in consiglio comunale. I fatti parlano da soli”.
Modifica progetto restyling Piazza Alario: vittoria politica sei consiglieri dissidenti
E’ stata una vera e propria battaglia politica e di diritto quella portata avanti dai consiglieri comunali Antonio D’Alessio, Leonardo Gallo, Corrado Naddeo, Nico Mazzeo, Donato Pessolano e Giuseppe Ventura. Questa mattina, durante i lavori dell’ultimo consiglio comunale del 2020, gli ormai ex esponenti della maggioranza di centrosinistra hanno incassato una pesante vittoria politica grazie alla decisione della Giunta guidata da sindaco Enzo Napoli di rivisitare in tono meno invasivo il progetto di restyling urbanistico dei giardini di piazza Alario, oggi molto più vicino e aderente alle richieste provenienti dai cittadini e dai comitati civici sorti a difesa di quello scorcio del centro storico salernitano.
A nome del gruppo, al momento della discussione all’ordine del giorno, ha preso la parola il consigliere Leonardo Gallo che ha così sintetizzato: “Oggi possiamo discutere dell’argomento perché io ed il collega Celano siamo stati costretti a rivolgerci al Prefetto in quanto c’era stato il diniego alla discussione da parte del Presidente del Consiglio comunale e del Sindaco, possiamo discutere perché nella conferenza dei capigruppo abbiamo esercitato le prerogative che la legge – e la democrazia – affida ai Consiglieri, possiamo discuterne infine perché convinti, diversamente da qualcuno, che non si sia trattato di una gentile e graziosa concessione dall’alto bensì in virtù di un esercizio altamente ed effettivamente democratico. Prendiamo atto della completa rivisitazione del progetto iniziale. Evidentemente, avendo sostanzialmente “accolto” non solo il principio ma anche il merito della nostra istanza su Piazza Alario, ci procureremo di condividere con i citati comitati e con gli abitanti del posto il nuovo progetto in modo da renderli partecipi della modifica. Spiace che per ottenere qualcosa di così elementare (l’ascolto) e di meno brutale, accoglibile da chi abita i quartieri, siamo stati costretti ad usare strumenti che non avremmo voluto adottare. E spiace ancora aver ascoltato il Sindaco dichiarare solennemente che la discussione sarebbe stata voluta da lui ed era la vera ragione per la quale il tema è stato trattato in consiglio comunale. I fatti parlano da soli”.
A nome del gruppo, al momento della discussione all’ordine del giorno, ha preso la parola il consigliere Leonardo Gallo che ha così sintetizzato: “Oggi possiamo discutere dell’argomento perché io ed il collega Celano siamo stati costretti a rivolgerci al Prefetto in quanto c’era stato il diniego alla discussione da parte del Presidente del Consiglio comunale e del Sindaco, possiamo discutere perché nella conferenza dei capigruppo abbiamo esercitato le prerogative che la legge – e la democrazia – affida ai Consiglieri, possiamo discuterne infine perché convinti, diversamente da qualcuno, che non si sia trattato di una gentile e graziosa concessione dall’alto bensì in virtù di un esercizio altamente ed effettivamente democratico. Prendiamo atto della completa rivisitazione del progetto iniziale. Evidentemente, avendo sostanzialmente “accolto” non solo il principio ma anche il merito della nostra istanza su Piazza Alario, ci procureremo di condividere con i citati comitati e con gli abitanti del posto il nuovo progetto in modo da renderli partecipi della modifica. Spiace che per ottenere qualcosa di così elementare (l’ascolto) e di meno brutale, accoglibile da chi abita i quartieri, siamo stati costretti ad usare strumenti che non avremmo voluto adottare. E spiace ancora aver ascoltato il Sindaco dichiarare solennemente che la discussione sarebbe stata voluta da lui ed era la vera ragione per la quale il tema è stato trattato in consiglio comunale. I fatti parlano da soli”.
4 Commenti
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Quindi?
Che spettacolo patetico?!? 6/7 passacarte in livrea che, sapendo di essere eletti da passacarte, trascorrono anni a passare carte, poi dopo quattro anni e mezzo di onorato servizio hanno, improvvisamente, un colpo di tosse e hanno preservato, lo scempio di Piazza Alario?!
Andatevi a nascondere sotto il deserto del Gobi, poveri ipocriti.
PS. Paradossalmente, una volta tanto, capisco ma, coerente alla linea, condanno il becero sistema dei De Luca. Non riescono neanche ad assumere degna servitù.
Vedremo questo “progetto meno invasivo”, non sono tanto fiducioso che si riesca a fare qualcosa di decente viste le premesse.
Dai finalmente peto e co sfogano un pò, erano 4 mesi che tenevano tutto dentro… mettici anche il covid… stasera vanno a dormire svuotati…