Didattica in presenza al 50% e orari scaglionati ma i dubbi permangono
Nonostante i dubbi delle Regioni, il governo insiste che gli studenti italiani di ogni ordine e grado (anche le superiori quindi) tornino a sedersi in aula. In maniera parziale però. Si parte infatti con una didattica mista, con il 50% degli alunni in classe e il 50% a casa. Una percentuale che, come richiesto da alcune Regioni già più avanti con i piani organizzativi (vedi Emilia-Romagna e Toscana), è destinata ad aumentare al 75% prima possibile, magari già alla fine del mese.
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Il rientro a scuola non è dettato dal ritorno ad una normalità, che di fatto non esiste ancora, ma da una parte da genitori che non vogliono i figli tra i piedi e dall’altra da un Ministro che ne fa una questione di puntiglio.