Si valuta poi di varare nuove restrizioni per la settimana dal 10 al 15 gennaio oppure di anticipare un nuovo Dpcm per il contenimento del contagio da Covid 19. Bisogna infatti firmare un decreto legge per alcune misure che sono allostudio, in particolare il divieto di spostamento tra le Regione anche se sono in fascia gialla.
Saranno anche cambiati i parametri di valutazione per le Regioni: con l’Rt a 1 scatterà la zona arancione, con 1,25 si andrà in rosso.
Di fatto pur tornando al sistema di divisione tra colori, l’area gialla non potrà avere allentamenti generalizzati.
Ecco il nuovo calendario così come ipotizzato dal governo: 7 e 8 gennaio l’Italia è in fascia gialla, 9 e 10 in fascia arancione. Dall’11 al 15 gennaio scattano le restrizioni previste a seconda delle fasce di colore che saranno attribuite dopo il monitoraggio dell’8 gennaio. Dal 15 ci sarà invece il nuovo Dpcm.
I capi delegazione e il premier hanno ascoltato gli scienziati e si sono convinti che, visti i dati allarmanti dell’epidemia, sia necessario mantenere misure rigorose anziché allentarle.
Al vertice non sono mancate le tensioni politiche. La ministra di Italia Viva Teresa Bellanova è andata all’attacco, denunciando «l’insufficienza del sistema sanitario», la «poca chiarezza sul piano vaccinale», la mancanza di certezze. E chiedendo a Conte di tirar fuori il governo dallo “stallo”.
«Il patto con le categorie penalizzate a Natale va mantenuto e il DL per i ristori va fatto subito. Sappiamo perfettamente che la ristorazione è stato uno dei settori più esposti e colpiti. I ristori vanno quantificati e garantiti nel prossimo DL. E vanno decisi ristori adeguati per il sistema agroalimentare, su cui ricadono le misure di chiusure e limitazioni del canale ristorazione “. Così secondo fonti di IV la Ministra Bellanova nel corso della capidelegazione.