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Arcuri: “Così funzionerà il piano per i vaccini”

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“Per vaccinare il numero massimo di cittadini italiani nel tempo più breve possibile servono un numero adeguato di vaccini, un piano logistico e organizzativo efficiente e strutture capaci di somministrare le due dosi rapidamente e nel corretto intervallo”.

A dirlo in una lettera al Corriere della Sera è il commissario straordinario Domenico Arcuri. Sui vaccini, spiega che tutti i Paesi si sono impegnati a non procedere ad acquisti diretti. Sono stati opzionati i vaccini di 6 aziende che porterebbero in Italia 178 milioni di dosi quest’anno e 48 nel 2022.

All’Italia spettano quest’anno 40 milioni di dosi Pfizer: si comincia con 2.349.750 a gennaio e 1.879.800 a febbraio, con una frequenza di 470mila dosi la settimana. E stiamo aspettando il siero di Moderna: sarebbero altre 20 milioni di dosi per l’Italia.

Dopo il simbolico vaccine-day del 27 dicembre, in poche ore i vaccini, insieme a siringhe, aghi e diluenti, sono stati consegnati ai 293 punti di somministrazione preposti alla vaccinazione. Dopo il personale sanitario, a febbraio nel piano di Arcuri verranno vaccinate le persone che hanno più di 80 anni, oltre 4 milioni.

Poi saranno vaccinati gli anziani dai 60 agli 80 anni, le forze dell’ordine, gli insegnanti e il personale scolastico, i fornitori di servizi pubblici essenziali, gli operatori del trasporto pubblico locale, il personale carcerario e i detenuti. E, infine, il resto della popolazione.  I punti di somministrazione diventeranno 1500, uno ogni 40mila abitanti.

 

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