Site icon Salernonotizie.it

Le differenze tra il vaccino Moderna e quello Pfizer-BioNtech

Stampa
Dopo il via libera dell’Aifa al vaccino Moderna, la stessa Agenzia del farmaco italiana ha pubblicato una nota con la quale ha spiegato le differenza tra questo siero e quello già in via di somministrazione di Pfzier-BioNtech: “Indicato a partire dai 18 anni di età, l’immunità si considera pienamente acquisita a partire da 2 settimane dopo la seconda somministrazione”

Inoltre, sempre a differenza del vaccino Pfizer, quello di Moderna “viene conservato a temperature comprese tra i -15 e -25 gradi, ma è stabile tra +2 e +8 gradi per 30 giorni se in confezione integra; il flaconcino multidose contiene 6,3 ml e non richiede diluizione, ed è quindi già pronto all’uso”. Secondo Aifa, “rispetto al vaccino Comirnaty, sulla base dei dati attualmente disponibili, il profilo di sicurezza e di efficacia del vaccino Moderna appare sostanzialmente sovrapponibile”, come si legge nella nota.

Ciò vuol dire che non ci sono differenze sostanziali di efficacia tra i due tipi di vaccino. “Salutiamo con entusiasmo la possibilità di mettere a disposizione un secondo strumento per questa campagna vaccinale che sta raggiungendo ottimi risultati in Italia.

Si tratta di un vaccino sostanzialmente equivalente rispetto al primo, con dati molto convincenti rispetto a tutte le popolazioni a rischio”, è stato il commento del Direttore Generale, Nicola Magrini.

A lui ha fatto eco il presidente dell’Aifa, Giorgio Palù: “La scienza ci ha fornito in pochissimo tempo un’altra arma potentissima ed efficace che sicuramente potrà incidere da subito sulla salute dei soggetti più a rischio, ma anche limitare la circolazione del virus se, come è auspicabile e come sta in affetti accadendo, l’adesione alla campagna vaccinale sarà convinta e sostenuta”.

 

Exit mobile version