Le regioni che hanno somministrato la maggior parte delle dosi ricevute sono la Campania con il 75,2%, il Veneto con il 71,8%, la Toscana con il 71,2%, la Sicilia con il 65,7% e il Lazio con il 64,5%.
La replica dell’Asl
Dall’Asl replicano alle proteste sottolineando che “questo era l’unico modo per procedere con una operazione complicata, con vaccini che vanno scongelati e utilizzati in tempi stretti. Ricordiamo inoltre che questa vaccinazione prevede anche un richiamo tra 21 giorni”. Sempre l’Asl annuncia l’allestimento di gazebo all’esterno per protegerre per quanto possibile dalla pioggia che è costretto a file di ore.
E c’è anche chi rinuncia a vaccinarsi per non essere costretto a una fila di anche quattro ore dove non è garantito il distanziamento: “Mi sono presentato tre volte per cercare di vaccinarmi senza riuscirci. Si rischia il contagio da Covid, o di morire di freddo”, accusa un medico 65enne di Posillipo – è pazzesca la giustificazione della ASL NA1 sulle file di attesa, che sarebbero dovute alla necessità di non sprecare dosi di vaccino tenendo conto dei tempi necessari per la preparazione”. Contestata la dirigente della Asl 1 Mariella Corvino.