Con le modifiche introdotte nel decreto del 5 gennaio (che resteranno in vigore fino al 15 gennaio), circa l’abbassamento della soglia dell’indice Rt che determina il posizionamento nelle fasce, altre 5 regioni entreranno in zona arancione. Con un indice superiore a 1,25 si passa in zona rossa, invece con rt ad 1 si va in arancione.
Il nuovo Dpcm
È il ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia a confermare che «con il sistema delle fasce teniamo il Paese in sicurezza ed evitiamo il lockdown». Ma la decisione di aggiungere nuove restrizioni a quelle già previste dal sistema delle fasce è già stata presa e sarà messa a punto nei prossimi giorni il governo scriverà il nuovoDpcm in vigore dal 16 gennaio.
Confini regionali
È la misura che i rigoristi all’interno dell’esecutivo ritengono più efficace. Impedisce la circolazione tra le Regioni – anche quelle in fascia gialla – se non per motivi di lavoro, salute, urgenza. Vuol dire che non si può andare nelle seconde case, oppure fare gite oltre i propri confini.
Comuni e visite
Nelle regioni arancioni dovrebbe essere prevista la deroga che consente a chi abita nei comuni con un massimo di 5.000 abitanti di spostarsi, ma solo in un raggio di 30 chilometri e senza andare nei capoluoghi di provincia. In quelle rosse si pensa invece di consentire le visite a parenti e amici a due adulti con minori di 14 anni e persone disabili per fare visita a parenti e amici.
Bar e ristoranti
Sembra invece confermata la scelta di mantenere anche nelle regioni gialle la chiusura dei ristoranti e bar alle 18, consentendo dopo questo orario soltanto l’asporto di cibi e bevande e la consegna a domicilio. Su questo la discussione è comunque ancora in corso anche con le associazioni di categoria.
Palestre e piscine
Nei prossimi giorni arriveranno le nuove linee guida per piscine e palestre. Il confronto tra il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e il Cts mira a consentire l’apertura almeno per le lezioni individuali.