Così il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri a ‘In mezzora su Rai3’ ha risposto a Vincenzo De Luca, complimentandosi con lui per aver utilizzato tutte le dosi di vaccino consegnate. “Mi chiedo cosa sarebbe successo – ha aggiunto – se un governatore invece avesse tenuto i 60mila vaccini ricevuti in un freezer e non li avesse somministrati”.
Arcuri: misure restrittive vanno mantenute
Le misure restrittive introdotte con i provvedimenti di dicembre vanno mantenute poiché nelle ultime settimane la curva dei contagi ha ripreso a salire, pur non raggiungendo i valori di novembre.
Così il commissario per l’emergenza Domenico Arcuri nel corso di ‘In mezzora in più’ su Rai3 ribadendo che “la moltiplicazione dei contagi si evita con le misure, a partire dal distanziamento, dall’uso delle mascherine, e dall’igiene. Nessuno – ha sottolineato – può immaginare che queste misure non debbano continuare ad essere adottate”. Quanto alle restrizioni introdotte con il decreto di Natale, il Commissario ha affermato che “l’effetto non è ancora evidente.
Siamo di fronte ad un’epidemia che va avanti da quasi un anno a fasi altalenanti” e dunque “dobbiamo raccomandare di continuare con la prudenza, la cautela e la responsabilità”. E anche se lo sviluppo di questa fase del virus è più contenuta che nel resto d’Europa, ha concluso Arcuri, “non deve servirci a dire che ce la siamo cavata”.
Arcuri: “Vaccino arma in più ma serve avere ancora cautela”
Il vaccino “è l’arma in più di cui disponiamo ma dobbiamo fare ancora la raccomandazione di continuare con la prudenza, la cautela, la responsabilità e la pazienza”. Lo ha detto Domenico Arcuri, commissario straordinario di governo per l’emergenza Covid, intervenendo a ‘Mezz’ora in più’ su Rai3.
In 10 giorni sono state vaccinate in Italia 600mila persone, “continuiamo a farlo e iniziamo a vedere la fine del tunnel – ha aggiunto – Siamo in una condizione meno drammatica di 6-7 mesi fa, in cui combattevamo senza le stesse armi e senza intravedere uno spiraglio di luce”. Arcuri ha aggiunto che “al crescere del numero di persone vaccinate si alzerà la barriera alla moltiplicazione dei contagi”.
Per fare una campagna di vaccinazione di successo servono tre cose, ha detto Arcuri: “i vaccini, e noi non ne produciamo; serve un piano logistico-organizzativo che porti tutti i vaccini che arrivano in Italia al maggior numero possibile di persone nel minor tempo possibile; terzo, serve che i vaccini vengano poi somministrati, e mi sembra che regioni e province autonome lo stanno facendo”.