“E’ un segnale di fiducia importante – afferma il Presidente Vincenzo Sciavo – in continuità con le ultime decisioni assunte, e che va nella direzione da noi sperata. Condividiamo anche il richiamo fatto dalla Regione Campania all’osservanza delle disposizioni di sicurezza vigenti per l’esercizio delle attività commerciali e di ristorazione. L’auspicio, tuttavia, è che i controlli non si accaniscano sul mondo delle imprese che già sono in grandissima difficoltà”.
Le imprese di Confesercenti Campania e Fiepet, consapevoli del momento difficile che continuiamo a vivere, sono motivate affinché il sistema produttivo della Campania possa tornare a viaggiare al più presto, se non a ritmi normali , quantomeno a ritmi dignitosi. C’è l’assoluta convinzione che il tema della sicurezza sanitaria sia indispensabile per un ritorno alla normalità. Senza la vittoria contro il coronavirus non può esserci ritorno alla completa libertà.
“Già nelle scorse settimane – continua il Presidente Confesercenti Campania, Vincenzo Schiavo – abbiamo detto che eravamo pronti a ripartire mettendo come sempre al centro di tutto il rispetto delle norme di sicurezza igienico sanitarie come da protocollo che abbiamo, del resto, contribuito a scrivere nei mesi scorsi.
Siamo convinti che, ancora una volta, i nostri esercenti si assumeranno la responsabilità di far osservare le regole all’interno dei propri esercizi commerciali perchè sono i primi ad essere interessati alla tutela della salute dei loro dipendenti e dei loro clienti.
Andiamo avanti, dunque, tutti insieme per far ripartire la Campania e per provare a lasciarci alle spalle un periodo davvero triste che non è ancora finito ma del quale, grazie anche alla grande campagna di vaccinazione che ci vede primi in Italia, iniziamo a intravedere la luce in fondo al tunnel”.
possiate fallire tutti e trovatevi un lavoro serio dove si pagano le tasse, sciacalli
per il pazzo delle 18,40…….SEI UN FALLITO!!!
Anonimo sej soltanto uno s…o! E magari sei uno statale col culo al caldo!
quanta ignoranza in questo “ora lasciateci lavorare”