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Covid, come potrebbero cambiare le zone dal 16 gennaio: le ipotesi

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A partire dall’11 gennaio entrano in fascia arancione Lombardia, Veneto, Emilia-Romagna, Sicilia e Calabria. Ma con i parametri sull’Rt modificati dal governo e con le ipotesi sul tavolo per cambiare altri criteri, sono diverse le regioni – comprese quelle già arancioni – che rischiano un passaggio a un colore diverso. Ecco come comportarsi nelle varie zone

Per quanto riguarda l’indice Rt, i parametri sono già stati modificati: prima la soglia per entrare in zona arancione era 1,25, mentre ora è stata abbassata a 1; per la zona rossa, invece, la soglia è passata da 1,50 a 1,25

Non solo: il governo starebbe pensando, su suggerimento dell’Iss e d’accordo con il Cts, di modificare gli altri criteri in base ai quali le regioni vengono collocate nelle varie fasce colorate: la proposta prevedrebbe la zona rossa automatica, a prescindere dall’Rt, quando l’incidenza settimanale è di 250 casi Covid ogni 100mila abitanti. Veneto, Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, la provincia autonoma di Bolzano e le Marche sono le regioni che rischiano il passaggio in zona rossa per via di questo parametro

Partendo dal presupposto che dall’11 gennaio entrano in zona arancione la Lombardia, il Veneto, l’Emilia-Romagna, la Sicilia e la Calabria, ecco come i colori attribuiti potrebbero cambiare già dal 16 gennaio, regione per regione

In Campania l’ultimo dato sull’Rt vedeva l’indice a 0.83: dovesse raggiungere quota 1 anche i cittadini campani come quelli della Basilicata (situazione praticamente identica) si ritroverebbero in zona arancione. Ma è più probabile che si rimanga in zona gialla:  con la possibilità dunque di raggiungere un’altra regione gialla (se non ci saranno cambiamenti con il nuovo Dpcm). Le attività di bar e ristoranti potranno proseguire fino alle 18, anche la domenica. Rimane il divieto di spostamento dalle 22 alle 5, mentre i negozi saranno regolarmente aperti

 

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