È quanto emerge dal report sulla somministrazione pubblicato dal Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, aggiornato alle 11 di questa mattina.
Nel nostro Paese sono state consegnate complessivamente 918.450 dosi e ne sono state somministrate 589.798, il 64,2% del totale.
Dagli uffici del Commissario è stato sottolineato nei giorni scorsi che l’indicazione data alle regioni era quella di conservare il 30% delle dosi ricevute in modo da poter garantire la somministrazione della seconda iniezione, prevista dopo 21 giorni dalla prima.
Ma non tutte hanno rispettato l’indicazione: 3 hanno superato o sfiorano l’80% (il Veneto e’ all’ 81,8%, la Toscana al 79,9% e l’Umbria al 79,6%) mentre altre 8 tra regioni e province autonome si attestano attorno al 70% e in alcuni casi lo superano (la Sicilia al 74,5%, la provincia di Trento al 72,3%, la Valle d’Aosta al 72,2%, il Lazio al 71,3%, l’Emilia Romagna e la Puglia al 70,2%, le Marche al 69,7%, la Sardegna al 69,3%).
All’opposto, con una percentuale di somministrazione che non raggiunge il 40%, ci sono 3 regioni: la Calabria, al 39,3%, la Lombardia al 38% e la provincia di Bolzano, al 34,8%.
A partire da lunedì prossimo, stando agli accordi con Pfizer, dovrebbe arrivare in Italia la terza tranche del vaccino con altre 470mila dosi in una settimana che verranno consegnate nei 294 punti di somministrazione indicati dalle regioni direttamente dalla casa farmaceutica americana.
…non sento ragliare….
Proporzionale si soldi rubati e coca venduta
La Campania tra le regioni che ha fatto meno tamponi