Site icon Salernonotizie.it

Salerno, Cammarota rompe gli indugi: candidato sindaco con tre liste civiche

Stampa

E’ pronto a scendere nuovamente in campo, da candidato sindaco. Il presidente della commissione Trasparenza Antonio Cammarota sarà protagonista di questa tornata elettorale.

Con La Nostra Libertà proverà a conquistare la fascia tricolore, con il sostegno si liste civiche perché, dice senza mezzi termini, “non faccio parte della mangiatoia del potere”.

“Salerno da amare” sui social, un manifesto pubblico. Cammarota rompe gli indugi e pone la sua candidatura in una lunga intervista realizzata dal quotidiano Le Cronache

Liste civiche?

“Essere civici, sul serio, significa non far parte della mangiatoia del potere che ha divorato questa città, e soprattutto non dipendere dalle segreterie politiche di nessun partito. Significa essere liberi. Di fare proposte, di amare Salerno”

Non si favorisce la frammentazione?

“Si vota in due turni, sono primarie aperte. E’ lo spirito della legge elettorale, secondo me la migliore, perché consente partecipazione e poi sintesi. E poi, chi ha paura della regola del consenso?”

Lei è presidente della commissione trasparenza. Un civico per definizione…

“Per la prima volta ha funzionato la commissione Trasparenza, il vero difensore civico che il potere non ha mai voluto. E’ sotto gli occhi di tutti. Con decisioni e indagini difficili, quasi sempre all’unanimità alla ricerca di condivisioni e sintonie. Nel rispetto sacrale delle istituzioni. Sarà questo il nostro modello di governo, Palazzo di Città deve diventare una casa di vetro, con sedute consiliari e di commissione di giunta in diretta streaming”.

Dunque le liste del difensore civico

“Partecipazione e servizio. Queste le nostre categorie. Tutte le nostre proposte, di idee e di persone, nascono dalla partecipazione. Ci trovate sempre lì, nella sede di via Petrone 69, aperta fronte strada da quindici anni, e non solo, come per gli altri, quando si vota. Tutti ricordano le battaglie Soget, la raccolta per la Mensa dei Poveri, le consulenze gratuite, le petizioni popolari, le assemblee aperte ai cittadini. In questi giorni pratichiamo consulenze gratuite professionali per l’anatocismo bancario, il sovra indebitamento, le pratiche Resto al Sud, cartelle esattoriali”

Chi saranno i candidati?

“Persone per bene, che vivono solo del proprio lavoro, che disprezzano il ricatto del potere, che amano questa città. E quindi vogliono cambiarla. E in tanti chiedono di candidarsi”.

Ci sarà dialogo con le forze politiche classiche?

“Sempre, ci mancherebbe altro. Non c’è politica senza confronto. Ma con una caratterizzazione. Il nostro punto di riferimento non è un partito né un potere, ma la città di Salerno”.

Qual è la chiave del progetto Salerno?

“Trasparenza, merito, partecipazione. E lavoro, per i nostri giovani. Fare sistema in mano pubblica con la partecipazione delle categorie private per difendere la nostra economia. E capacità di visione, le idee grandi sono semplici. E di bellezza”.

Bellezza?

“Si. Salerno deve tornare ad essere una città bellissima. Deve riscoprirsi, ritrovarsi. Tornare a credere in se stessa. E la bellezza deve diventare moneta e lavoro. Abbiamo proposto la città del Talento, un progetto che punti a una polarizzazione nazionale di una scuola del talento salernitano per moda, arte, musica, sotto l’egida del Comune di Salerno e della Camera di Commercio, con il coinvolgimento delle scuole e dell’università, un premio internazionale, e tanto lavoro per i nostri giovani, fieri della loro città”.

Quale deve essere la vocazione di Salerno?

“La città del mare. I grandi eventi in unica regia. Salerno deve avere un assessorato al mare, oggi non ha nemmeno un assessorato al turismo. Turismo è bellezza, è moneta, è lavoro e speranza per i nostri giovani di rimanere nella terra dei padri”

Tra le proposte de La Nostra Libertà c’era quella di delocalizzare il porto

“A sud. Un porto, più grande e competitivo, con possibilità di rotaie, autostrada, servizi retroportuali, aeroporto. La città, libera dai Tir del viadotto Gatto e dal dissesto dei dragaggi e delle montagne sventrate. La nostra antica e bellissima città del mare, quella delle foto dei nostri nonni. E migliaia di posti di lavoro per la nuova opera”.

Lavoro per i giovani

“Salerno non ha più industrie, che garantiscono il lavoro per le nuove generazioni. Bene il vincolo decennale delle zone Zes, lo chiedemmo nel 2016. Ora però occorre far rinascere la nostra cantieristica nautica, eccellenza della Salerno industriale, attivare un polo della cantieristica navale, e una fiera internazionale della nautica come a Genova. E, quindi, sempre la clausola sociale nei limiti di legge”

Cioè?

“Chi viene a fare economia nella nostra terra, deve lavoro ai nostri giovani. Quindi un bando pubblico per graduatorie di giovani disoccupati a cui i vincitori di appalti e commesse o chi insedia stabilimenti devono attingere per la forza lavoro da assumere”.

Avete proposto un marchio web del commercio salernitano

“Si. Una grande piattaforma on line del commercio salernitano con le associazioni di categoria e le istituzioni pubbliche, con testimonial di eccezione come Rocco Hunt, per la valorizzazione e la vendita dei nostri prodotti, oggi contro la pandemia, domani contro la globalizzazione. Furono d’accordo Confcommercio ecommercianti storici come Adolfo Gravagnuolo. Ma il Comune non ne fece nulla. Lo faremo noi”.

Fu l’unico a parlare sul palco dei ristoratori penalizzati dalla pandemia

“Fui invitato, e dissi che quando un popolo soffre le istituzioni devono stare vicine al loro popolo. Avevo proposto per la ristorazione decapitata che i soldi di luci d’artista e del capodanno venissero spesi per l’emergenza, e in conto cassa era ben possibile, e di rinviare le scadenze fiscali. Anche qui, silenzio”

Iniziano i vaccini, Salerno è pronta?

“Proponemmo sin da aprile, in commissione trasparenza, di attivare le Usca, e quindi di poter fare vaccini ovunque, coinvolgendo i privati nelle grandi strutture pubbliche ma anche su fronte strada, con presidi nelle piazze principali della città. La Humanitas si dichiarò d’accordo e disponibile, e credo tanti altri. Ma nessuno vuol sentire”.

Si discute spesso di politiche sociali

“Muore un clochard a Natale, vi sono contributi senza rendiconto e campagne elettorali sulla povera gente. Noi proponemmo la casa della solidarietà, una struttura, anche nello stadio Vestuti, con mensa dei poveri pubblica e dormitorio per i senza tetto. E trasparenza assoluta sui soldi”

Che pensa dell’attuale amministrazione comunale?

“Enzo Napoli brava persona. Nel merito, un’amministrazione indecente, incapace di tutto, clientelare come non mai, cifra dell’arroganza del potere della pessima aristocrazia di provincia del “mi manda De Luca”.  La peggiore amministrazione comunale che Salerno ricordi. Ma la gente lo ha capito. E ora da maggioranza silenziosa deve diventare cittadinanza attiva”

Exit mobile version