Si continua a colorare l’Italia sperando di arginare il dilagare del virus e nel mentre come per il 2020 si respira aria di incertezza, di interrogativi sempre più crescenti che alimentano nelle persone comuni e tra le famiglie quel clima di sfiducia e della percezione di una mancata strategia unitaria.
Il 2021 è partito come peggio non potevamo augurarci sotto il profilo delle prossime attività di riscossione, dichiara il presidente della Confesercenti Provinciale di Salerno Raffaele Esposito, tra annunci di partenze di cartelle esattoriali e l’entrata in vigore di euro balzelli bancari , è palese una mancata strategia unitaria che riesce soltanto a dare risposte a metà, poco chiare e quindi da interpretare e rincorrere quotidianamente.
Si continua ad adottare la tecnica delle colorazioni per non lasciare il Paese in lockdown perché manca, ancora oggi una vera ed imponente strategia del sostegno per tutte le categorie economiche coinvolte, un tentativo comunque lodevole ma inefficace che sta scontentando, a rotazione, tutti.
La verità, prosegue il presidente Esposito, è che senza misure di sostegno adeguate il collasso socio economico sarà sempre più vicino e nitido a prescindere dalle colorazioni.
Vediamo l’impegno della macchina istituzionale chiariamolo subito prosegue Esposito, specie in ambito sanitario, a loro va il nostro più grande ringraziamento, ma dopo il Natale che non è stato “salvato” e la stagione invernale che ha lasciato in crisi intere categorie economiche bisogna affrontare in maniera più incisiva tutto quello che verrà per scongiurare un flop per i prossimi e vitali appuntamenti economici per migliaia di imprenditori ed esercenti ovvero la primavera, Pasqua e soprattutto la prossima stagione estiva.
Se soltanto due di questi tre appuntamenti dovesse “saltare” ci ritroveremo davvero con rischi concreti di default per migliaia di famiglie generando preoccupazione e paura sociale. Insomma la bomba socio economica è ancora lì con la miccia ben accesa.
Mentre l’economia muore, ci si diverte a “giocare” a ruoli di potere specie per le ingenti risorse europee da poter spendere per vere e necessarie azioni di riforma ed ammodernamento di settori strategici del Paese.
Ricordiamo, continua ancora il numero uno di Confesercenti Salerno, che a causa del Covid, sono nuovamente a rischio chiusura 150mila imprese, 80mila nel commercio e 70mila nel turismo, nella somministrazione e nei servizi per circa 450.000 posti di lavoro in fumo. Questo dato nazionale anche in ambito provinciale si tradurrebbe in un vero e proprio dramma da evitare a tutti i costi.
Queste cinque giornate gialle, confermate, per la nostra regione rappresentano indubbiamente un primo vero segnale di speranza e di fiducia nel lento ritorno alla nostra nuova normalità.
Non era affatto scontato che questo accadesse e per questo plaudiamo all’atteggiamento regionale, coerente con la scelta dell’avvio dei saldi invernali, anche in ordine al recente richiamo al rispetto delle regole comportamentali perché tutti dobbiamo assumere atteggiamenti consoni, la pandemia si “vince” anche attraverso questi atteggiamenti quotidiani in attesa della vaccinazione di massa che in Campania ha già raggiunto ottimi numeri.
Il Consiglio, conclude il presidente Esposito, è quello di vestirsi non soltanto di potere ma anche di grande umiltà, ed adoperarsi a tutti i livelli istituzionali per ascoltare l’economia reale, la voce delle imprese grandi, certamente, ma anche quella delle piccole e micro perché senza di loro senza la loro voce e la loro vera tutela il sistema non reggerà per nessuno.
Quello che si può e si deve fare in ambito Salernitano lo stiamo dicendo da mesi è attivare o riavviare tavoli istituzionali di lavoro e di concertazione per la crisi, qualche amministrazione lungimirante si è già prontamente attivata proprio su impulso provinciale e delle Confesercenti zonali, altre no, cerchiamo di stimolare un confronto anche locale per capire meglio le difficoltà di imprese e famiglie, tavoli seri e rappresentativi con le categorie duramente colpite, è un messaggio rivolto alle nostre belle comunità salernitane che possano davvero porre in essere appuntamenti di dialogo e di concertazione istituzionale per ascoltare, saper ascoltare in maniera partecipata le esigenze e le preoccupazioni del proprio tessuto economico.
Questo atteggiamento a nostro avviso rappresenta un grande dono ed una grande manifestazione di vicinanza e solidarietà verso le proprie realtà economiche e produttive.