“Speravamo di poter riaprire il 18 gennaio, al più tardi il 25 o il primo febbraio – spiega Duregon – c’era un fermento positivo. Ma questi ultimi dati non sono confortanti per cui si è bloccata questa ipotesi di riapertura. La data è sicuramente scivolata in avanti ma noi siamo veramente allo stremo.
Noi non riteniamo di essere diffusori del contagio, perché indagini reali dicono che siamo scesi sotto l’uno per mille tra i frequentatori dei centri sportivi che hanno uno stile di vita sano e sono i primi a proteggersi. Nei centri sportivi il virus non gira proprio”.