Resta la regola che consente a due adulti e minori di 14 anni di andare a trovare amici e parenti, mentre nel weekend nessuna zona arancione in tutta Italia: sono due delle ipotesi sul nuovo Dpcm che entrerà in vigore dal 16 gennaio, illustrate dal ministro della salute Roberto Speranza ai presidenti di regione dell’11 gennaio
La regola che consente a massimo due persone (e a minori di 14 anni senza limite di numero) di andare a trovare a casa parenti e amici una sola volta al giorno – “è una norma ragionevole che ha funzionato e avrebbe senso confermarla”, secondo Speranza
Per quanto riguarda i weekend, il governo dovrebbe optare per non rendere tutta Italia arancione nei fine settimana
Anche nei weekend resterebbero quindi valide in ogni regione le regole relative alla fascia di appartenenza (rosso, arancione, giallo)
Con il nuovo provvedimento dovrebbe essere confermato il divieto di spostamento tra Regioni, anche quelle gialle
Resta in piedi l’ipotesi di una modifica dei parametri di rischio in base alla quale scattano i diversi colori attribuiti alle regioni
Le Regioni hanno però bocciato la misura che farebbe scattare automaticamente la zona rossa in quelle regioni in cui l’incidenza settimanale è di 250 casi Covid ogni 100mila abitanti
L’ipotesi ora sul tavolo è di abbassare la soglia critica del tasso di occupazione delle terapie intensive e dei posti letto in area medica, fissata ora al 30% e al 40%. Sopra quella soglia si entrerebbe in automatico in zona arancione o rossa
Nei giorni scorsi i parametri sono già stati modificati riguardo all’indice Rt: prima la soglia per entrare in zona arancione era 1,25, mentre ora è stata abbassata a 1; per la zona rossa, invece, la soglia è passata da 1,50 a 1,25
Dovrebbe essere confermato lo stop alla vendita da asporto per i bar alle 18, con l’obiettivo di evitare assembramenti
Quanto ai ristoranti, potranno aprire fino alle 18 solo nelle zone gialle mentre la sera resteranno chiusi, così come i cinema e i teatri
Potrebbero riaprire, invece, i musei, ma solo nelle regioni gialle
Nel nuovo Dpcm sarà confermato il divieto di uscita notturna dalle 22 alle 5
Resta in piedi anche l’ipotesi di inserire nel nuovo provvedimento la “zona bianca”, in cui potrebbero riaprire bar e ristoranti senza limitazioni, musei, teatri e cinema, ma anche palestre e piscine, e alla quale si accederebbe con un Rt sotto 0,50 o con un’incidenza di casi di 50 ogni 100mila abitanti
Nessuno spiraglio sembra esserci, infine, per la riapertura degli impianti sciistici a breve e per piscine e palestre, anche se su questi temi in queste ore ci sarà una riunione del Cts
Questi i prossimi passaggi prima dell’arrivo del nuovo Dpcm: Speranza illustrerà mercoledì 13 al Parlamento le misure, poi giovedì ci sarà un nuovo incontro con le Regioni, con il ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia che ha già garantito ristori per tutte le attività costrette a chiudere, e successivamente il Cdm, che dovrà approvare due provvedimenti: un decreto legge con la proroga dello stato d’emergenza (per il momento fissata al 30 aprile) e del divieto di spostamento tra le regioni, anche quelle gialle, e il Dpcm con il resto delle restrizioni