A indicarlo è un nuovo modello pubblicato su Science dai ricercatori della Emory University e della Penn State University, negli Stati Uniti.
Lo studio si basa su dati epidemiologici e immunologici relativi al virus della Sars, quello della Mers e altri quattro coronavirus umani diventati ormai endemici, cioè virus diffusi nella popolazione che continuano a circolare a bassi livelli causando per lo più sintomi modesti.
I ricercatori, in particolare, hanno tenuto conto di diversi aspetti immunologici, ovvero la suscettibilità alla reinfezione, l’attenuazione della malattia e la sua trasmissibilità in caso di seconda infezione. Il modello, usato per prevedere la traiettoria della pandemia di Covid-19 nel prossimo decennio, mostra che una volta raggiunto lo stato endemico, il tasso di letalità di SarsCoV2 potrebbe scendere al di sotto di quello dell’influenza stagionale.
Quanto tempo ci vorrà esattamente resta un’incognita: tutto dipenderà dalla velocità di diffusione del virus e dalla rapidità con cui verrà effettuata la vaccinazione di massa.
“Ci stiamo muovendo in un territorio inesplorato – ammette il biologo Ottar Bjornstad della Penn State University – ma il messaggio chiave derivante dallo studio è che il tasso di letalità e il bisogno di una vaccinazione di massa potrebbero declinare a breve termine, quindi bisogna fare il massimo sforzo possibile per spianare la strada che porterà questo virus pandemico a diventare endemico”.
Fonte: ANSA