Lo ha ribadito il direttore di Oms Europa Hans Kluge in conferenza stampa. Venticinque paesi della zona Europa, compresa la Russia, hanno registrato casi legati a questo nuovo ceppo “VOC 202012/01”, ha spiegato Kluge, parlando della variante inglese. “Con una maggiore trasmissibilità e una simile gravità della malattia, la variante sta destando preoccupazione: senza un maggiore controllo per rallentare la sua diffusione, ci sarà un maggiore impatto sulle strutture sanitarie già sotto stress e sotto pressione”, ha avvertito.