In particolare, il contributo si focalizza sui tratti distintivi del Rating di Legalità, anche nei suoi profili di recente introduzione, andando in conseguenza ad analizzare il rapporto esistente con il Modello previsto dalla disciplina sulla responsabilità amministrativa ai sensi del D.Lgs. 231/2001, nel presupposto che una maggiore interazione tra i due strumenti, entrambi ispirati al perseguimento di elevati standard di etica e legalità, possa consentire una migliore valorizzazione del Rating, in una prospettiva non più meramente limitata ai benefici previsti in sede di concessione di finanziamenti da parte delle pubbliche amministrazioni e delle banche, bensì estesa a premiare in modo più diffuso l’imprenditore che scelga di intraprendere un percorso di compliance e di corretta gestione aziendale.
In tale direzione, il documento non può che evidenziare la centralità del ruolo dei professionisti giuridico-economici, vero trait d’union tra impresa e istituzioni, da un lato quali divulgatori della conoscenza di questi strumenti e dei benefici ad essi connessi e, dall’altro, quali soggetti naturalmente preposti a supportare l’imprenditore ai fini della loro migliore valorizzazione.
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