«Con decorrenza dal 16 gennaio e fino al 23 gennaio – recita l’ordinanza – restano sospese le attività didattiche in presenza delle classi quarta e quinta della scuola primaria, della scuola secondaria di primo e secondo grado, dei laboratori scolastici e le attività in presenza di educazione e formazione, non scolastica, diversa da quella professionale.
È consentita l’attività in presenza dei servizi educativi e della scuola dell’infanzia, nonché delle classi prima, seconda e terza della scuola primaria e relative pluriclassi. Resta altresì consentito lo svolgimento della formazione in presenza presso gli istituti penitenziari, con le forme e modalità individuate dagli uffici competenti dell’amministrazione penitenziaria, nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria, nonché della formazione professionale, con le forme e modalità a tutt’oggi vigenti; restano comunque consentite in presenza le attività destinate agli alunni con bisogni educativi speciali e/o con disabilità, previa valutazione, da parte dell’Istituto scolastico, e in ogni caso garantendo il collegamento on line con gli alunni della classe che fruiscano della didattica a distanza; salvo che per i convitti, nelle classi della scuola primaria è sospesa, fino al 23 gennaio 2021, l’attivazione della refezione scolastica»
Invece è raccomandata ai Rettori delle Università campane l’adozione di piani di organizzazione della didattica e delle attività curriculari che prevedano lo svolgimento delle attività di norma a distanza, salvo specifiche necessità che rendano indispensabile l’espletamento delle attività in presenza.
L’ordinanza si è resa necessaria tenuto conto del trend in aumento dei contagi a livello nazionale e regionale. Quindi risulta incompatibile con esigenze di sicurezza sanitaria del territorio regionale consentire la riapertura delle attività in presenza nelle scuole di tutti i gradi.