Come si finisce in default secondo le nuove regole dell’Unione Europea – molto più stringenti?
“ Basterà superare per 90 giorni due soglie: 1) per i privati e piccole medie imprese un importo
superiore ai 100 euro e superiore all’1% del totale delle esposizioni; 2) per le imprese, un importo superiore ai 500 euro e superiore all’1% del totale delle esposizioni verso la banca.
Questo cosa comporta : l’imprenditore che supera una di queste soglie si vedrà automaticamente classificato in default – quindi diventerà un cattivo pagatore anche per una solo posizione di finanziamento- Le conseguenze sono l’iscrizione nella Centrale Rischi della Banca D’Italia, classificato cattivo pagatore, questo può comportare la revoca dei fidi e la difficoltà di eventuali richieste di credito. Come si evince visto l’automatismo nella classificazione e senza più la discrezionalità da parte della Banca, diventerà facile essere inserito in CR come cattivo pagatore”.
Il sistema Bancario è certamente preoccupato con l’introduzione delle nuove norme Europee in materia di Default, in quanto andrà ad incidere negativamente sul credito, aumenteranno le posizioni incagliate”.
Frezzato sottolinea che, alla luce di quanto esposto, “aumenteranno le sofferenze ed aumenterà il loro rischio .
Questo comporterà una restrizione da parte delle Banche nell’erogazione del credito, preoccupate dal peggioramento complessivo che determinerà questa nuova norma e già preoccupate dalla situazione in atto a causa della pandemia.
Però si deve constatare che il sistema Bancario, già a conoscenza di questa nuova normativa che partiva il 1° gennaio 2021 non si è attivata con le Istituzioni per bloccare l’introduzione di questi nuovi parametri in un momento già delicato per il nostro paese.
Così solo oggi alcuni Istituti Bancari quali la Bcc di Battipaglia oggi Banca Campania Centro, la Banca di Monte Pruno etc , hanno avviato l’informativa alla clientela e del rischio “default”-
Il dramma è che i privati e gli imprenditori in difficoltà oggi più che mai si ritrovano– in uno stato di abbandono da parte degli organi che dovrebbero sostenerli. Più facile, insomma, ottenere da organizzazioni criminali un prestito senza pratiche, ma questa condizione costringe poi le vittime a dover restituire il tutto con interessi che schizzano alle stelle».
«C’è poi il fenomeno dei cambi di proprietà delle aziende: La criminalità ha fiutato il grande affare da un pezzo, sempre alla finestra quando si tratta di trarre vantaggio da una situazione critica, infilandosi nelle pieghe di quel disagio e adattandosi subito alle “nuove” esigenze di mercato e anzi persino definendole. – sottolinea il vice presidente dell’Associazione Emergenza Legalità Ottavio Leo – Un allarme che cresce di giorno e giorno con tante attività commerciali – artigianali e di imprese sempre più in difficoltà che sono finite nel mirino di quanti sono pronti ad approfittare di una crisi dall’onda lunga.
Anche la nostra associazione ha ricevuto segnalazioni di chi ha ricevuto proposte “irrituali”, aiuti economici o richieste di acquisto o cessione dell’attività a valori inferiori a quelli di mercato.
Questo fenomeno è da tenere sotto attenta osservazione da tutte le Istituzioni, dalle Associazioni Antiusura ed ogni Ente preposto ai controlli, il cittadino deve riacquistare la fiducia nello Stato-Istituzioni solo così possiamo combattere questo fenomeno allarmante.
Non a caso le denunce per usura sono quasi scomparse, come se il reato non esistesse, mentre è in grossa crescita ed il motivo principale è da addebitare alla sfiducia del cittadino nello Stato – nelle Istituzioni preposte a far rispettare le leggi.
Anche il papa in una recente intervista dichiara che , l’usura è una delle «schiavitù del terzo millennio», con questo grido di dolore papa Francesco ha sintetizzato ciò che sta succedendo nel mondo globalizzato e in casa nostra. E l’appello del Papa dovrebbe essere ascoltato da tutti i potenti della Terra, in particolar modo in questo tempo di pandemia, e soprattutto dai politici, perché il vero problema del futuro è la continua crescita delle diseguaglianze con esponenziale e conseguente aumento della povertà e delle necessità, che spingono, per sopravvivere in un mondo senza lavoro, all’unico mercato sempre disponibile: l’usura.
Non a caso con il lockdown sono crollati tutti i tipi di reati.
L’unico che fa segnare un aumento esponenziale è l’usura”».
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