Queste le conclusioni di uno studio, pubblicato su The Lancet Regional Health – Europe, condotto dagli esperti dell’Università di Copenaghen, dell’University College di Londra, della Sorbonne Université, dell’Institut national de la sante’ et de la recherche me’dicale (INSERM) e dell’Università di Groningen.
“La preoccupazione per la salute propria o di una persona cara, l’ansia di perdere il lavoro e il distanziamento sociale hanno accomunato moltissime persone durante questi mesi, ma per i giovani al di sotto dei 30 anni e per i soggetti più fragili o con problemi di salute mentale preesistenti le conseguenze sono state più pesanti”.